Nata, come avevamo raccontato a suo tempo, da un’idea dell’artista Antonella Nannicini, con la sua Associazione di Promozione Sociale Arcantarte di Prato, «per dare la possibilità di conoscere le opere toccandole, considerando che la scultura è l’espressione artistica che più di tutte beneficia del contatto fisico», la mostra tattile Accarezza l’Arte ha vissuto nel settembre dello scorso anno il momento clou della sesta edizione.
Dal concorso collegato alla mostra stessa, sono scaturite dodici sculture realizzate da studenti e studentesse della Quarta E (Indirizzo Arti Figurative) del Liceo Artistico Brunelleschi di Montemurlo (Prato), dopo un percorso di sensibilizzazione alla disabilità visiva svolto durante lo scorso anno scolastico, a cura dell’UICI di Prato (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e della stessa Associazione Arcantarte.
Quelle sculture faranno parte ora della mostra tattile denominata Fammi vedere, che verrà inaugurata venerdì 13 gennaio (ore 17) a Palazzo Buonamici di Prato (Via Ricasoli, 17), a cura di Arcantarte, con il patrocinio della Provincia, del Comune, dell’Ordine degli Architetti e dell’UICI di Prato. Insieme ad esse verranno presentati anche un plastico del Castello dell’Imperatore, con il particolare del portale e i grafici preparatori realizzati dalle classi Terza, Quarta e Quinta C del Liceo Brunelleschi (Indirizzo Architettonico) per il progetto Tattilmente di UICI e Arcantarte, nonché una versione tattile della Salomè di Filippo Lippi, realizzata da Antonella Nannicini.
Da ricordare infine che il progetto grafico per la locandina della mostra – che resterà poi aperta sabato 14 e domenica 15 e che in tali giornate prevede anche un laboratorio di creta “ad occhi chiusi” – è stato realizzato dalla Classe Quinta D del Brunelleschi (Indirizzo Grafica).
Particolare soddisfazione viene espressa da Antonella Nannicini, per i risultati finora ottenuti con Accarezza l’Arte, iniziativa che è stata proposta anche per il presente anno scolastico ai Licei Artistici del territorio: «Riteniamo infatti – dichiara l’artista – che il messaggio e l’attività di sensibilizzazione che ormai da anni portiamo avanti con la nostra mostra tattile ben si coniughi con l’obiettivo educativo della Scuola, teso a rimuovere le barriere culturali, implementando l’inclusione». (S.B.)
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