«L’importanza del ruolo sociale ricoperto dai caregiver familiari» è stata sottolineata da Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio Regionale del Veneto, nel corso di una nuova presentazione del libro L’esercito silenzioso. I caregiver familiari, avvenuta a Palazzo Ferro Fini di Venezia, sede dello stesso Consiglio Regionale del Veneto. «Una pubblicazione scritta “sul campo” – come avevamo sottolineato a suo tempo in una nostra presentazione – che mette a fuoco un settore professionale fondamentale, eppure ancora nell’ombra, sebbene coinvolga diversi milioni di persone».
Il volume, lo ricordiamo, è edito dalla stessa organizzazione che l’ha promossa, l’Associazione Genitori Tosti in Tutti i Posti, ed è curato da due caregiver familiari, attivisti e membri dell’Associazione stessa, vale a dire Alessandra Corradi, che l’ha fondata nel 2011 e che tuttora la presiede, e Giovanni Barin, il vicepresidente, attivo nella difesa dei diritti delle persone con disabilità e in particolare nella sensibilizzazione sulle tematiche dell’accessibilità e della scuola.
«I caregiver familiari in Italia – ha dichiarato ancora Ciambetti -, si stima siano oltre 8 milioni, circa il 13% della popolazione, per lo più donne, figlie o sorelle, di età compresa principalmente tra i 46 e i 61 anni, che a titolo gratuito si prendono cura di un genitore malato, o di un familiare non autonomo, con patologie oppure con difficoltà motorie. Sarebbe auspicabile che almeno nella riforma annunciata del sistema pensionistico si tenesse in debito conto dell’apporto da loro fornito».
«Sin dal 2013 – ha ricordato per l’occasione Alessandra Corradi – la nostra Associazione sta seguendo l’iter della Legge Nazionale per il riconoscimento della figura del caregiver familiare, ancora nell’ombra, poco conosciuta ai più [Disegno di Legge AS 1461, Disposizioni per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare, N.d.R.]; lo facciamo cercando di aprire un dialogo con Governo e Parlamento. Oggi auspichiamo che la Proposta di Legge venga migliorata e veda completato il proprio iter ed è anche importante che dalla normativa statale si possa a cascata arrivare a Leggi Regionali che riconoscano e disciplinino la figura del caregiver familiare, ottimizzando le risorse e attribuendo a questi soggetti lo status di lavoratori»
«Il libro L’esercito silenzioso – ha aggiunto – rappresenta noi stessi, la nostra vita, tutte le iniziative che abbiamo e stiamo portando avanti. Vorrei sottolineare che noi svolgiamo un vero e proprio lavoro, ventiquattr’ore su ventiquattro, senza nessuno che ci affianchi. Dobbiamo autoformarci e con la nostra attività suppliamo a tutto quello che lo Stato italiano non riesce ad offrire sul fronte dei servizi».
«Con i fondi che ricaviamo e che ricaveremo da questo libro e dal 5 per mille – ha concluso – finanzieremo alcuni nostri progetti, tra cui quello denominato Barriere mai più, in base al quale doniamo scivoli per abbattere le barriere nei luoghi pubblici». (S.B.)
A questo link è disponibile un contributo ANSA di ulteriore approfondimento. Per altre informazioni: genitoritosti@yahoo.it.