Obbligo di accessibilità digitale per soggetti privati: una Circolare dell’AgID

Alla luce della più recente normativa, quali sono esattamente i soggetti privati che devono anch’essi applicare le linee guida sull’accessibilità dei servizi digitali? E quali sono i servizi essenziali per cui è obbligatoria l’implementazione? Queste e altre domande trovano risposta in una recente Circolare dell’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale), che il Centro Studi Giuridici HandyLex analizza in ogni sua parte, con uno specifico approfondimento, fornendo un quadro completo dell’attuale situazione

Accessibilità digitale (tastiera con simboli di disabilità)Come avevamo recentemente spiegato anche sulle nostre pagine, il Decreto Legge 76/20 (convertito nella Legge 120/20) ha inserito anche una serie di soggetti privati tra coloro che hanno l’obbligo di accessibilità digitale sui siti web e le app mobili, così come era stato fissato per gli Enti Pubblici dalla Legge 4/04, successivamente modificata, quest’ultima, dal Decreto Legislativo 106/18, in attuazione della Direttiva Europea (UE) 2016/2102.

Ma quali sono esattamente i soggetti privati che devono anch’essi applicare le linee guida sull’accessibilità dei servizi digitali? Come se ne determina il “fatturato medio”, previsto dal citato Decreto 76/20? E ancora, quali sono i servizi essenziali per cui è obbligatoria l’implementazione?
Queste e altre domande trovano risposta nella recente Circolare n. 3/22 dell’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale), pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 5 gennaio scorso, e che il Centro Studi Giuridici HandyLex analizza in ogni sua parte, in uno specifico approfondimento (disponibile a questo link), fornendo un quadro completo dell’attuale situazione. (S.B.)

Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile l’approfondimento del Centro Studi Giuridici HandyLex di cui si parla nel presente testo.

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