Per un presente e un futuro fatti di inclusione, libertà e rispetto dell’altro

«Oggi la nostra Federazione vuole ricordare lo sterminio di centinaia di migliaia di persone con disabilità durante il regime nazista e la seconda guerra mondiale, lanciando anche un monito per i tempi presenti»: lo dichiara il presidente della Federazione FISH Falabella in occasione del Giorno della Memoria di oggi, 27 gennaio, e aggiunge: «Vogliamo un presente e un futuro fatti di inclusione, libertà e rispetto dell’altro, ricordando che odio e razzismo nei confronti delle persone con disabilità e di chiunque sia ritenuto diverso, è ancora oggi attuale e presente nella nostra società»
Aktion T4: pullman con pazienti da uccidere
I pullman con i finestrini oscurati della “Società di Pubblica Utilità per il trasporto degli ammalati” in attesa di caricare i pazienti da uccidere, nell’ambito dell'”Aktion T4″, il programma di sterminio delle persone con disabilità attuato dal regime nazista

«Oggi la nostra Federazione vuole ricordare lo sterminio di centinaia di migliaia di persone con disabilità durante il regime nazista e la seconda guerra mondiale, lanciando anche un monito per i tempi presenti, dove continuiamo purtroppo a registrare parole di odio nei confronti delle persone con disabilità, come è stato denunciato appena due giorni fa su queste stesse pagine»: lo dichiara a «Superando.it» Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), riferendosi nello specifico ai dati emersi dalla 7^ Mappa dell’intolleranza e dell’odio online di cui abbiamo scritto qualche giorno fa.

Quello dello sterminio di tantissime persone con disabilità ad opera del regime nazista, sorta di tragica “prova  generale” dell’Olocausto, è un tema di cui «Superando.it» si occupa ormai da molti anni e non solo nel Giorno della Memoria di oggi, 27 gennaio (nella nota in calce si veda il link a cui trovare l’elenco dei nostri numerosi contributi). «È stato un orrore che merita una sua collocazione per poter colmare il vuoto di studi accademici», viene sottolineato dalla FISH, che per fare memoria di quei fatti, «si unisce – come si legge in una nota – alle iniziative pubbliche e private di commemorazione, ricordo, condanna dei protagonisti di quei crimini contro l’umanità».

«Vogliamo un presente e un futuro fatti di inclusione, libertà e rispetto dell’altro – afferma ancora Falabella – ricordando che odio e razzismo nei confronti delle persone con disabilità, e nei confronti di chiunque sia ritenuto diverso, è ancora oggi attuale e presente nella nostra società. E va stigmatizzato e combattuto con forza. A tal proposito la nostra opera di sensibilizzazione si rivolge soprattutto ai giovani che devono riscoprire l’attenzione per i temi sociali». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: ufficiostampa@fishonlus.it.
Segnaliamo che a fianco del testo di Stefania Delendati, Quel primo Olocausto (a questo link), è presente l’intero elenco dei numerosi contributi da noi pubblicati sul tema dello sterminio delle persone con disabilità durante il regime nazista e la seconda guerra mondiale.

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