“Tutti in piazza!”: visibilità e consapevolezza per persone con sindrome di Down

Promosso dall’AIPD Nazionale (Associazione Italiana Persone Down) e realizzato con i fondi dell’8 per mille della Chiesa Valdese, il progetto “Tutti in piazza!” rappresenta un percorso di “accompagnamento” alla Giornata Mondiale delle Persone con Sindrome di Down del 21 marzo, durante la quale i giovani delle Sezioni AIPD aderenti (ma non solo) saranno appunto nelle piazze con un flashmob e con le loro storie da raccontare. Dopo il 21 marzo, inoltre, i giovani stessi porteranno la loro esperienza all’Assemblea Nazionale dei Soci AIPD, in programma in aprile

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Un progetto per l’istruzione di bambini e bambine con disabilità del Senegal

Favorire l’accesso all’istruzione per i minori con disabilità del Senegal, fortemente esclusi dai programmi di educazione pubblica, in un contesto dove la scolarizzazione riguarda in generale solo la metà della popolazione: punta a questo “DEECLIQ”, progetto dell’organizzazione ACRA, sostenuto dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e supportato anche da una campagna di sensibilizzazione che ha toccato milioni di persone, voluta per accrescere la consapevolezza delle capacità e dei diritti da parte dei bambini e delle bambine con disabilità, nonché delle loro famiglie

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Parcheggi riservati, “stalli rosa” e la nuova cultura della disabilità

«Perché anche chi si occupa di disabilità – scrive Anna Maria Gioria – deve mostrare attenzione ai cosiddetti “stalli rosa”, parcheggi destinati alle donne incinte o ai genitori di un bambino con non più di due anni? Perché è giunto il momento di una nuova ottica della disabilità stessa, pensando ad esempio come si sia fatta strada in questi anni l’idea che l’abbattimento delle barriere architettoniche sia necessario non solo ha chi ha una disabilità, ma all’intera popolazione, e segnatamente alle donne in gravidanza, ai bambini, agli anziani o a chiunque acquisisca una disabilità temporanea»

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25 anni di impegno per la presa in carico delle persone con autismo

«Nel 1998, in Italia, si immaginava l’autismo come un fenomeno marginale e perciò chi doveva occuparsene, pur riconoscendone la gravità, era restio ad affrontare seriamente la questione. Oggi anche i più scettici hanno dovuto ricredersi, se è vero che i disturbi dello spettro autistico sono in continua crescita e sono oggi un’autentica emergenza»: lo dichiara Davide Del Duca, uno di coloro che promossero la Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone e che oggi la dirige, presentando il nuovo logo di tale organizzazione, elaborato in occasione dei primi venticinque anni di attività

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Malattia di Parkinson: la terza edizione del ciclo “Non siete soli”

Sta per aprirsi la terza edizione del ciclo di incontri online a partecipazione gratuita e aperti a tutti, denominato “Non siete soli”, nato da un’idea della Confederazione Parkinson Italia e della Fondazione Fresco Parkinson Institute, rivolgendosi alle persone con la malattia di Parkinson, nonché ai loro familiari e ai caregiver. Il primo ciclo di quest’anno prevede diciannove webinar, il primo dei quali si terrà il 2 febbraio, centrato sul tema “L’importanza dell’attività fisica nella malattia di Parkinson: l’esperienza e il punto di vista dalla parte del diretto interessato”

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A Torino c’è un “Otello” accessibile a tutti

Una nuova tappa del percorso di accessibilità intrapreso dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, in collaborazione con PANTHEA e con l’Associazione +Cultura Accessibile, per consentire ad un pubblico sempre più ampio di assistere agli spettacoli, superando le barriere più invisibili, si avrà da domani, 31 gennaio, a domenica 5 febbraio, con le repliche a resa accessibile al Teatro Gobetti dell’“Otello” di Shakespeare, per la regia di Jurij Ferrini

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“Pensiero Imprudente”: sono la “E”, ovvero il dilemma tra uguaglianza o diversità

«Sono la lettera “E” – scrive Claudio Imprudente nella sua rubrica “Pensiero Imprudente” – e rispetto alla lettera “O” ho un ruolo diverso: io collego, unisco, sommo, mescolo… non divido in categorie, ma includo! Sarebbe bello che questo concetto fosse ben radicato a livello sociale, politico e culturale. Ha sicuramente un impatto e un risvolto diverso parlare di bianco e nero, ricchi e poveri… uguali e diversi, anziché di bianco o nero, ricchi o poveri, uguali o diversi e via dicendo!»

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Perché il “Dopo di Noi” deve riguardare tutti

«La Legge sul “Dopo di Noi” – scrive Antonio Giuseppe Malafarina – dev’essere migliorata, provvedendo innanzitutto alla disparità di trattamento fra Regioni e facendo in modo che la persona che può sia libera di vivere nel proprio domicilio. Penso inoltre che il “Dopo di Noi” riguardi tutti, certo lo Stato, ma anche la società, perché stare accanto a chi ha bisogno è un’esigenza umana. E mettere le persone con disabilità gravissima in grado di compiere il proprio ruolo sociale, sviluppando le proprie abilità, è responsabilità di tutti. Facciamolo iniziando a investire nelle loro potenzialità»

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Con Graziella Anesi se ne va una vera combattente per i diritti

Scomparsa nei giorni scorsi, Graziella Anesi era una vera combattente per i diritti, a dispetto della propria grave disabilità motoria, che nel 1995, insieme ad alcune altre persone motivate, aveva fondato la Cooperativa trentina HandiCREA, divenuta negli anni un vero punto di riferimento per i diritti delle persone con disabilità della propria terra e non solo. È un’altra grande Persona che il movimento delle persone con disabilità perde in questi anni e che lascia un vuoto assai difficile da colmare

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