Dopo le varie attività del progetto denominato Natale tra le mani, che ha portato alla creazione di una Natività (Sacra Famiglia), realizzata da parte di una decina di persone con disabilità visiva dell’UICI di Caserta (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), guidate dal maestro presepista cieco Angelo Di Maio e con il supporto dei volontari dell’UNIVOC casertana (Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi), è ora in programma per dopodomani, venerdì 3 febbraio, sempre a cura dei medesimi promotori, un tour guidato tattile del presepe della Parrocchia San Lorenzo di Aversa (Caserta), realizzato dallo stesso Angelo Di Maio, con l’opportunità di scoprire appunto tramite il tatto i materiali, le forme e le dimensioni dell’opera. All’iniziativa, per altro, potranno partecipare non solo persone con disabilità visiva, ma anche tutti i cittadini e le cittadine che siano interessati alla scoperta di nuove sensorialità.
Il progetto Natale tra le mani, va ricordato, è un prosieguo delle attività estive organizzate dall’UICI di Caserta, che ha visto l’organizzazione di un campo stile scout, primo nel suo genere in tutta Italia a favore delle persone con disabilità visive.
«Il nostro impegno – sottolinea a tal proposito Giulia Cannavale, presidente dell’Associazione – è quello di creare momenti di associazionismo, ma soprattutto di formazione, affinché i nostri associati possano avere a disposizione tutte le risorse assistive utili ad accedere alle pari opportunità e soprattutto all’autonomia e all’autodeterminazione, entrando pienamente nella vita sociale come gli altri e le altre».
«La “storica” collaborazione con l’UICI di Caserta da parte dell’UNIVOC della città campana – afferma il presidente di quest’ultima Vincenzo del Piano – ci permette di offrire un servizio alla comunità con il duplice obiettivo: fornire un supporto alle persone e arrivare ad una crescita personale e professionale dei nostri volontari in relazione con la disabilità visiva».
«Durante il progetto Natale tra le mani – aggiunge -, abbiamo potuto arricchirci di tante emozioni e conoscere la profondità di ogni partecipante, sia da parte degli utenti che dei volontari. Vedere poi il maestro Di Maio istruire i suoi discenti nella creazione della Sacra Famiglia è stato straordinario».
«Le attività progettuali – annota lo stesso maestro Di Maio – restano di grande importanza dal punto di vista funzionale alla disabilità visiva, ma questo non significa che le persone con disabilità non creino occasioni per divertirsi: al contrario, infatti, dopo la visita al presepe, utenti, volontari e amici si ritroveranno seduti a tavola per gustare la tradizione culinaria aversana e tra sapori e degustazioni e l’entusiasmo di tutti porterà tanta voglia di divertimento». (S.B.)
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