Ascensori fuori servizio a Fiumicino e nessun cartello che lo segnalasse

«Entrambi gli ascensori attivi nella zona dell’aeroporto di Roma Fiumicino cui dovevo accedere erano fuori servizio e senza alcun cartello che lo segnalasse»: a denunciarlo è Antonella Celano, presidente dell’APMARR (Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare), che a causa della propria patologia, utilizza la carrozzina nei suoi spostamenti. «Vivere una condizione di disabilità - dichiara Celano - non deve in alcun modo togliere e precludere alcuna possibilità: io ho e devo avere pari opportunità rispetto a tutte le altre persone»
Antonella Celano
Antonella Celano, presidente dell’Associazione APMARR

«Dopo avere spedito i bagagli per il volo di ritorno Roma-Brindisi, ho chiesto che l’assistenza WCHS*, riservata ai passeggeri che non possono percorrere lunghe distanze e non possono salire e scendere le scale di un aereo, fosse disponibile dall’Area Lounge che si trova nell’ex Area D dello scalo di Roma Fiumicino. L’Area Lounge è raggiungibile attraverso tre possibili opzioni: scale, scale mobili e in ascensore. Quest’ultima opzione, però, mi è stata purtroppo preclusa a causa del fatto che entrambi gli ascensori attivi nella zona fossero fuori servizio, senza per altro alcun cartello che avvertisse del disservizio»: a denunciarlo è Antonella Celano, presidente dell’APMARR (Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare), che a causa della patologia reumatologica di cui è affetta dall’età di 4 anni, deve muoversi in carrozzina nei suoi spostamenti.

Niente ascensori funzionanti, quindi, e nessuna segnalazione del disservizio, cosicché, come racconta la stessa Celano, «sono stata costretta a dover fare le scale in salita a piedi, con mia sorella accanto, dopodiché mia sorella, con l’aiuto di una dipendente, ha portato su la sedia a rotelle con la scala mobile. Raggiunta finalmente e a fatica la Sala Lounge, ho segnalato subito agli addetti il mancato funzionamento ma, dopo circa 45 minuti di permanenza, il guasto purtroppo non era stato ancora risolto».

«Ho dovuto rinunciare – commenta la Presidente dell’APMARR – a usufruire di un servizio del quale avrebbero potuto aver bisogno non solo persone con disabilità come me, ma anche donne incinta e/o tutte quelle persone che per qualsiasi motivo hanno la necessità di usufruire dell’ascensore per muoversi».
«Per quanto mi riguarda – conclude – è stato davvero mortificante per me vivere questa situazione ed è impensabile che un aeroporto internazionale nel quale transitano migliaia di passeggeri al giorno abbia delle carenze così gravi sul fronte della manutenzione. Vivere una condizione di disabilità, infatti, non deve in alcun modo togliere e precludere alcuna possibilità: io ho e devo avere pari opportunità rispetto a tutte le altre persone».

Ci piacerebbe, a questo punto, avere spiegazioni dell’accaduto direttamente dallo scalo romano e in tal senso, naturalmente, le nostre pagine restano sempre aperte. (S.B.)

*L’assistenza WCHS (WheelCHair Stair) riguarda i passeggeri che possono camminare autonomamente all’interno dell’aeromobile, ma che non possono scendere o salire le scale e che hanno bisogno di una sedia a rotelle o di altro mezzo di trasporto per spostarsi all’interno dell’aerostazione.

Per ulteriori informazioni: m.gavioli@espressocommunication.it (Matteo Gavioli).

Share the Post: