Ci sono notizie che fa davvero piacere divulgare. Tale è il progetto Informazione Facile (IF) che, attraverso uno specifico sito curato da professionisti e professioniste del settore della comunicazione comprensibile e inclusiva, si propone di «produrre, controllandone la complessità, testi che trattano temi di attualità».
Quando scriviamo non ce ne rendiamo conto, ma spesso diamo per scontate molte informazioni che chi legge non conosce, oppure non consideriamo che alcune persone accedono alle informazioni in modi diversi da quelli che vengono usati comunemente. Ma non poter accedere alle informazioni è causa di sofferenza ed emarginazione.
Per questo motivo IF verifica e quantifica il grado di complessità dei testi che pubblica. Questo tipo di impostazione del lavoro fa sì che la maggior parte dei testi pubblicati nel sito abbiano un grado di leggibilità adeguato ad un lettore o una lettrice con una formazione scolastica di base.
«Controllare la leggibilità di un testo non impone la rinuncia ad affrontare temi complessi, ma impegna a rendere comprensibile un argomento complesso – si legge nel sito –. IF offre alcuni articoli in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), per promuovere la partecipazione alla letto-scrittura delle persone con bisogni comunicativi speciali. L’obiettivo è mantenere all’interno dell’anello comunicativo-informativo anche le persone che hanno maggiore difficoltà e che rischiano di non poter “possedere” la realtà sociale nella quale sono immersi».
È possibile farsi un’idea di come vengono trattate le informazioni leggendo le regole che IF si è dato e che sono esplicitate nel sito. Tra esse figurano: «Quando si usano parole difficili, se ne dà la spiegazione». «Rendere esplicite le conoscenze che il testo richiede, ma spesso sottintende». «Organizzare in modo chiaro l’argomento così da evidenziare i passaggi logici e trasformare le idee chiare in frasi precise». «Adottare criteri e accorgimenti volti a far superare deficit visivi e/o visuo-percettivi».
Le regole in questione sono funzionali al raggiungimento dei seguenti obiettivi: «essere fruibile da ogni dispositivo digitale indipendentemente dal luogo o dalla dimensione (es.: tablet, smartphone, smartTV, PC ecc.); ridurre al minimo i “rumori visivi” riducendo all’essenziale gli elementi presenti nello schermo (viewport); comunicare con adulti che necessitano una comunicazione efficace, NON infantile; comunicare con adulti la cui patologia ha bisogno di attenzioni tipografiche, cromatiche e di contrasto; fondarsi sulla fascia gialla laterale di supporto ai neglect visivi negativi [il neglect è la negligenza spaziale unilaterale, un disturbo caratterizzato dalla difficoltà nell’esplorare parte dello spazio extracorporeo, N.d.R.]».
C’è infine un ulteriore aspetto degno di nota. Ossia che spesso chi si occupa di produrre informazioni in formati e supporti prestando attenzione all’accessibilità proviene dall’area della disabilità o da quella educativa, e dunque tende a prestare maggiore attenzione ai contenuti afferenti a queste aree. Ma, se volgiamo che la partecipazione a tutti gli àmbiti della vita sia piena, è davvero importante che chiunque possa accedere anche a tutte le notizie di attualità.
Il lavoro di Informazione Facile è dunque apprezzabile anche sotto il profilo della scelta dei contenuti. Tra i più recenti articoli pubblicati nel sito vi sono quelli riguardanti la Candelora, il viaggio del Papa in Congo, il caso dell’anarchico Cospito e la nave di Medici Senza Frontiere che è arrivata alla Spezia. Come può una persona orientarsi nel mondo se non ha accesso anche a questo tipo di informazioni? (Simona Lancioni)
Ringraziamo Martina Gerosa per la segnalazione.
Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripresa con minimi riadattamenti dovuti al diverso contenitore, per gentile concessione.