SLA: ricercatori che danno il proprio contributo per trovare terapie efficaci

«Sono motivato e sento un forte senso di responsabilità sociale nel dare il mio contributo a migliorare la vita delle persone che affrontano la sfida di una malattia difficile come la SLA (sclerosi laterale amiotrofica)»: è uno dei messaggi dei ricercatori che hanno aderito alla campagna social “#Ricercaèpresente”, lanciata dall’ARISLA, la Fondazione Italiana di Ricerca sulla SLA, in occasione dell’ormai prossima Giornata Mondiale delle Malattie Rare del 28 febbraio

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Agire urgentemente per le persone con disabilità della Turchia e della Siria

«Garantire urgentemente una risposta a questo disastro, che sia pienamente inclusiva delle persone con disabilità»: lo chiedono in un appello congiunto, rivolto a tutti gli attori coinvolti negli interventi in Turchia e Siria, dopo il disastroso terremoto del 6 febbraio, l’IDA (Alleanza Internazionale per la Disabilità), l’EDF (Forum Europeo sulla Disabilità), la Confederazione delle Persone con Disabilità in Turchia e l’Organizzazione Araba delle Persone con Disabilità, ricordando che il sisma si è verificato in un territorio già in precedenza colpito da povertà e gravi crisi umanitarie

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I tweet contro le persone con disabilità e i diritti vissuti come “privilegi”

Come interpretare il fatto che la denuncia della discriminazione subìta da una persona con disabilità da parte di un tassista coincida con il principale picco di affollamento dei tweet contro le persone con disabilità in tutto il 2022? Forse il diritto di usufruire di un taxi come tutti gli altri cittadini viene ritenuto un “privilegio”, degno come tale da essere preso di mira anche con toni di particolare violenza? Oppure è il voler “mettere in riga” la persona con disabilità che “osa alzare la testa” per far valere i propri diritti? Quel che resta è certamente un grande senso di sconcerto

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Storie di ordinaria ingiustizia intorno alla disabilità e alla fragilità sociale

Lo stretto collegamento tra accessibilità fisica e accessibilità culturale e frasi come «l’adempimento dei diritti è, prima di tutto, un compito delle Istituzioni, ma le ingiustizie hanno un carattere sistemico e burocratico per chi è fragile». Anche questo si legge nel libro “Dove siete tutti? Storie di ordinaria ingiustizia intorno alla disabilità e alla fragilità sociale” della giornalista Cristina Carpinelli, che con la sua trasmissione di Radio24 “Si può fare. Storie dal sociale”, ha vinto tra l’altro il “Premio Bomprezzi” per la buona comunicazione sulla disabilità

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Stati Generali sulle Malattie Rare nel Nord Est Italia

«Alcune giornate di analisi e proposte per Macroregioni, alla luce del fatto che le Malattie Rare rappresentano il paradigma del futuro Servizio Sanitario Nazionale in termini organizzativi e di innovazione diagnostico/terapeutica»: è l’iniziativa promossa da Motore Sanità, che prevede per domani, 23 febbraio e per venerdì 24 a Padova (ma fruibile anche da remoto), il primo incontro riguardante gli Stati Generali sulle Malattie Rare nel Nord Est Italia

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Bravi quei bambini: hanno fatto quel che andava fatto!

«Quei bambini che si sono rifiutati di proseguire la gita scolastica per non escludere un compagno con disabilità si sono resi protagonisti di uno splendido atto – scrive Antonio Giuseppe Malafarina -, un bell’esempio. Ma niente medaglia. Prendiamoli a modello. Le altre scuole lo facciano. Lo facciano i bambini e gli adulti di ogni dove. Ma quei bambini non hanno fatto nulla di speciale, se non quello che andava fatto. E non ci sono medaglie per chi non fa nulla di straordinario. Si chiama buonsenso»

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Arriva finalmente il nuovo Piano Nazionale per le Malattie Rare

Come segnala l’OMAR (Osservatorio Malattie Rare), proprio a pochi giorni dall’ormai prossima Giornata Mondiale delle Malattie Rare del 28 febbraio, il Comitato Nazionale Malattie Rare, istituito presso il Ministero della Salute, ha licenziato il nuovo Piano Nazionale per le Malattie Rare. «Il precedente Piano – sottolinea Ilaria Ciancaleoni Bartoli, che dirige l’OMAR – era scaduto nel 2016 e l’aggiornamento di esso era dunque un atto molto atteso. L’auspicio, quindi, è che ora l’attuazione del nuovo Piano proceda spedita e sia accompagnata da risorse economiche adeguate»

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La valutazione dei rischi di violenza di genere e le donne con disabilità

Si chiama “FuTuRE”, acronimo inglese che sta per “Futuro: rimodulare gli strumenti di resilienza e di emersione della violenza di genere in una prospettiva intersezionale”, il progetto europeo promosso dall’Associazione Differenza Donna, in partenariato con l’Università della Tuscia di Viterbo e La Sapienza di Roma, che prevede l’aggiornamento degli strumenti di valutazione del rischio di recidiva e di autovalutazione del rischio della violenza nelle relazioni intime, tenendo in considerazione le discriminazioni multiple a cui sono esposte, tra le altre, anche le donne con disabilità

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