Fondi per l’autismo: con lentezza, ma la macchina procede

Il Ministero per le Disabilità si avvia a chiudere la fase istruttoria per trasferire alle Regioni quei 100 milioni fissati da un Decreto dello scorso anno, «per finanziare interventi diretti a favorire iniziative dedicate alle persone con disturbo dello spettro autistico». «I vari piani sono ormai definiti – sottolineano dall’Associazione ANGSA – e la messa terra dei fondi, anche se con lentezza, procede in linea con quanto previsto. In ballo ci sono iniziative urgenti e fondamentali, per garantire una rete di servizi adeguata alle necessità di migliaia di persone nello spettro autistico»

Puzzle con la parola "Autism" in lettere colorate e un pezzo mancante bluCome informa l’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori di perSone con Autismo), «il Ministero per le Disabilità si avvia a chiudere la fase istruttoria per il trasferimento alle Regioni di quei 100 milioni di euro». Si tratta, lo ricordiamo, di 100 milioni di euro totali, tra il 2022 e il 2023, erogati alle Regioni dal Decreto della Presidenza del Consiglio prodotto il 29 luglio dello scorso anno e pubblicato il successivo 10 ottobre in Gazzetta Ufficiale, «per finanziare interventi diretti a favorire iniziative dedicate alle persone con disturbo dello spettro autistico».

Ora, dunque, la macchina di quelle erogazioni si è messa in moto, ma l’esame delle varie Delibere Regionali costituisce un passaggio fondamentale per accertare la corrispondenza alle Linee Guida Ministeriali, riferite al bando recante gli obiettivi, i settori di intervento e i tempi di presentazione delle domande. «La data di consegna – segnalano dall’ANGSA – era stata fissata per il 9 gennaio scorso e i vari atti regionali sono arrivati in ordine sparso, pochi dei quali entro quella stessa data. Anzi, a distanza di quasi due mesi dalla scadenza, mancano ancora all’appello le Determinazioni di Calabria e Puglia, insieme a quelle di Lombardia e Lazio, per altro giustificate, in quanto impegnate nelle rispettive recenti elezioni regionali».

E tuttavia, per l’avvio reale delle azioni passeranno ancora dei mesi, se è vero, come viene sottolineato dall’ANGSA, che «le Regioni, dopo avere ricevuto i fondi, dovranno a loro volta destinarli ai soggetti scelti per l’attuazione dei piani. Toccherà infatti ai Distretti ASL, ai Comuni o ai Consorzi di Comuni individuare i progetti puntuali da finanziare, curandone quindi la fase operativa. Va anche tenuto conto che i modelli attuativi cambiano da Regione a Regione: molte Regioni, infatti, hanno proceduto ad individuare le linee di spesa, pur in coerenza con i criteri indicati dal ministero, in modo burocratico, senza coinvolgere appieno le Associazioni dei genitori, compresa la nostra. In altre parole, alla richiesta avanzata dalla famiglie, tramite una lettera inviata ai Presidenti delle Regioni e agli Assessori alla Sanita, spesso si è dato seguito in modo formale, solo in rari i casi con un coinvolgimento effettivo, come invece richiesto».

«In ogni caso – concludono dall’ANGSA -, i vari piani sono ormai definiti e la messa terra dei fondi, anche se con lentezza, procede in linea con quanto previsto. In ballo ci sono iniziative attese con urgenza e fondamentali, per garantire una rete di servizi adeguata alle necessità delle migliaia di persone nello spettro autistico». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Luca Benigni (luca.benigni@gmail.com).

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