Nel dibattito politico avviato in previsione della prossima discussione del bilancio del Comune di Milano, alcuni quotidiani locali hanno dato notizia della presentazione di un emendamento che intende «dirottare le risorse destinate ai campi Rom sulle barriere architettoniche». Si tratta di una proposta che non è possibile condividere.
È noto infatti come l’investimento sociale destinato alle persone con disabilità non sia sufficiente. Ed è sotto gli occhi di tutti quanto le nostre città e i nostri paesi siano ancora lontani dal poter essere considerati accessibili, data la persistenza di barriere ambientali di varia natura nelle nostre strade e piazze, nei mezzi di trasporto, nei servizi pubblici e persino nelle scuole. Anche gli interventi di abbattimento delle barriere necessiterebbero di consistenti e sostanziosi finanziamenti.
Nonostante questo, non possiamo neppure concepire che queste risorse possano essere sottratte a interventi rivolti a persone che presentano altri bisogni di sostegno e di supporto. Perché ci battiamo per una società inclusiva, di tutti e per tutti, e quindi non solo per le persone con disabilità. Perché tuteliamo i diritti anche delle persone con disabilità che vivono nei campi Rom. Perché i diritti umani devono essere garantiti a tutti, nessuno escluso.
I diritti umani devono essere garantiti a tutti, nessuno escluso.
«Nel dibattito politico avviato in previsione della prossima discussione del bilancio del Comune di Milano – scrivono dalla Federazione LEDHA -, alcuni quotidiani locali hanno dato notizia della presentazione di un emendamento che intende “dirottare le risorse destinate ai campi Rom sulle barriere architettoniche”. Si tratta di una proposta che non è possibile condividere Anche gli interventi di abbattimento delle barriere necessiterebbero di consistenti e sostanziosi finanziamenti Perché i diritti umani devono essere garantiti a tutti, nessuno escluso»