Still rocking! Ecco qui, una massima che sento particolarmente mia dal momento che ho sempre provato a vivere la mia vita, per così dire… “a suon di rock”, in maniera “imprudente”, scuotendo il pensiero della gente! Lo faccio tutti i giorni in veste di formatore, educatore, scrittore e giornalista.
Pensate che Still rocking! è anche lo slogan di Bologna Children’s Book Fair, il festival dedicato alla letteratura per l’infanzia che si svolge da oggi, 6 marzo, fino a giovedì 9, e che compie ben sessant’anni! Un bel traguardo per un evento che, quando parliamo di scuotere le masse, è sicuramente il numero uno! Se pensiamo al fatto che Bologna Children’s Book Fair da sempre rappresenta un importante punto di riferimento e d’incontro a livello internazionale per chi opera nel mondo dell’editoria – autori, illustratori, agenti letterari, distributori, insegnanti, traduttori ecc. – dei temi e dei contenuti multimediali dedicati ai bambini e ai ragazzi.
Vi faccio un esempio, ma potrei farne molti. Un libro è fondamentale per il contesto scolastico, dove il ruolo della scuola è quello di “tirar fuori” (dal latino: educere) delle abilità e delle consapevolezze da ciascuno dei bambini e dei ragazzi, e non solo quello di mettere dentro delle nozioni. Questo è sicuramente un concetto “rock” che scuote la collettività!
A tal proposito, Elena Pasoli, exhibition manager della Bologna Children’s Book Fair ha dichiarato: «Compiere 60 anni e sentirsi così in forma è una grande emozione e compierli sentendo tutta la comunità del libro così vicina e partecipe è una grandissima gioia. È anche una responsabilità e un incoraggiamento a fare sempre di più. Oggi la Bologna Children’s Book Fair è un sistema di fiere che spazia dal libro per ragazzi, al licensing, all’editoria in generale, con un’estensione dall’altra parte del mondo, a Shanghai, e un ciclo continuo di collaborazioni e presenze in tanti Paesi diversi. Se guardiamo al futuro. I progetti non mancano, Bologna Children’s Book Fair è pronta a rimettersi al lavoro per il prossimo decennio con l’energia e la creatività di sempre: “still rocking!”, come recita il nostro slogan!».
Per festeggiare in bellezza questo sessantesimo anniversario, Bologna Children’s Book Fair accoglie 1.350 espositori e numerosi ospiti d’onore tra i più grandi nomi dell’illustrazione e dei diritti editoriali. Tra i tanti, Beatrice Alemagna – nota scrittrice e illustratrice italiana di libri per l’infanzia – Rebecca Dautremer – una delle più amate illustratrici francesi di fama mondiale – l’illustratrice coreana Suzy Lee, e infine non poteva non essere presente la celebre scrittrice Susanna Tamaro.
Ma quali saranno i grandi temi che attraverseranno questo enorme spazio culturale di dialogo, confronto e formazione? Sicuramente la censura nei libri per bambini, il nuovo ruolo dell’intelligenza artificiale nella letteratura per l’infanzia, la promozione della lettura in aree del mondo svantaggiate, l’editoria africana, l’illustrazione ucraina come strumento ed “arma” della resistenza… e tanti altri!
Insomma, sarà una vera e propria festa che dai padiglioni di BolognaFiere invaderà con tanta creatività e innovazione tutta la città nei suoi principali luoghi della cultura, nelle biblioteche e nelle scuole.
E a parlare di libri, letteratura inclusiva e accessibile nell’àmbito di una fiera di tale portata culturale, mi vengono in mente le parole di una bellissima canzone di Roberto Vecchioni, Chiamami ancora amore: «E per tutti i ragazzi e le ragazze / Che difendono un libro, un libro vero / Così belli a gridare nelle piazze».
Ed è proprio per loro, per i bambini e i ragazzi, che continuiamo a “difendere i libri”, per scuotere le coscienze e arricchire il pensiero di tutte e tutti.
E voi, come fate a difendere un libro vero?
Scrivete a claudio@accaparlante.it oppure sulle mie pagine Facebook e Instagram.
Pensiero Imprudente
Dallo scorso mese di dicembre Claudio Imprudente è divenuto una “firma” costante del nostro giornale, con questa sua rubrica che abbiamo concordato assieme di chiamare Pensiero Imprudente, grazie alla quale ha già incominciato a impreziosire le nostre pagine, condividendo con Lettori e Lettrici il proprio sguardo sull’attualità.
Persona già assai nota a chi si occupa di disabilità e di tutto quanto ruota attorno a tale tema, Claudio Imprudente è giornalista, scrittore ed educatore, presidente onorario del CDH di Bologna (Centro Documentazione Handicap) e tra i fondatori della Comunità di Famiglie per l’Accoglienza Maranà-tha. All’interno del CDH ha ideato, insieme a un’équipe di educatori e formatori specializzati, il Progetto Calamaio, che da tantissimi anni propone percorsi formativi sulla diversità e l’handicap al mondo della scuola e del lavoro. Attraverso di esso ha realizzato, dal 1986 a oggi, più di diecimila incontri con gli studenti e le studentesse delle scuole italiane. In qualità di formatore, poi, è stato invitato a numerosi convegni e ha partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche.
Già direttore di una testata “storica” come «Hp-Accaparlante», ha pubblicato libri per adulti e ragazzi, dalle fiabe ai saggi, tra cui Una vita imprudente. Percorsi di un diversabile in un contesto di fiducia e il più recente Da geranio a educatore. Frammenti di un percorso possibile, entrambi editi da Erickson. Ha collaborato e collabora con varie riviste e testate, come il «Messaggero di Sant’Antonio», per cui cura da anni la rubrica “DiversaMente”. Il 18 Maggio 2011 è stato insignito della laurea ad honorem dall’Università di Bologna, in Formazione e Cooperazione.
Nella colonnina qui a fianco (Articoli correlati), i contributi che abbiamo finora pubblicato, nell’àmbito di Pensiero Imprudente.