Nel trigesimo della scomparsa (8 marzo 2023) di Sergio Rigotti, vogliamo ricordare una figura che ha avuto un ruolo essenziale nella nascita e nello sviluppo del Museo Tattile Statale Omero di Ancona.
Nel lontano 1986, quando era preside dell’Istituto d’Arte Edgardo Mannucci di Ancona, Rigotti fu tra i primissimi a prestare orecchio alla fantasia un po’ folle e un po’ visionaria di chi proponeva la creazione di un museo tattile che non esisteva in nessuna parte del mondo. Senza i suoi consigli e la sua esperienza di uomo di scuola e di museologo, non sappiamo se il Museo Omero avrebbe mai visto la luce, e forse oggi sarebbe diverso da ciò che è. Il suo aiuto è stato importante nei primi passi della progettazione e nella ricerca di un’organizzazione adeguata.
Dopo l’inaugurazione nel 1993, Rigotti è stato fondamentale nello strutturare un’attività sempre più ricca e varia. Da quando il Museo ha cominciato a funzionare come Museo Statale (2002), il professor Rigotti lo ha illuminato fino al termine dei suoi giorni con i suoi consigli e le sue iniziative in qualità di rappresentante della Provincia di Ancona in seno al Comitato Consultivo previsto dalla Legge istitutiva.
Il Museo Omero dice grazie per la competenza e la passione che il professor Rigotti ha impegnato per la realizzazione e lo sviluppo di un’idea che, anche grazie a lui, si è rivelata vincente e che all’inizio trovava ben pochi sostenitori.
Sergio Rigotti, che sostenne l’idea un po’ “folle” di un museo tattile
«Nel lontano 1986, Sergio Rigotti fu tra i primissimi a prestare orecchio alla fantasia un po’ folle e un po’ visionaria di chi proponeva la creazione di un museo tattile che non esisteva in nessuna parte del mondo. Senza i suoi consigli e la sua esperienza di uomo di scuola e di museologo, non sappiamo se il Museo Omero avrebbe mai visto la luce, e forse oggi sarebbe diverso da ciò che è»: lo scrive Aldo Grassini, presidente del Museo Tattile Statale Omero di Ancona, ricordando il professor Sergio Rigotti, nel trigesimo della sua scomparsa