Sarà in scena dal 16 al 18 marzo al Teatro Sala Lysistrata di Roma lo spettacolo Badanti, con testo e regia di Vittorio Pavoncello, ove si affronta la relazione che si instaura tra una donna con disabilità e la sua assistente personale, alla ricerca di un possibile equilibrio tra bisogno di cura e necessità economiche, ognuna con le proprie emozioni, esperienze, desideri e fantasie di altri futuri.
La tematica affrontata offre molteplici spunti di riflessione: sociali, politici, economici, strettamente collegati alle situazioni di emergenza dovute ai conflitti armati, ai cambiamenti climatici e alla povertà, cause che spesso costringono le persone ad allontanarsi dal loro Paese, facendole diventare profughe e migranti; tra loro alcune donne trovano un lavoro come “badanti”, che noi preferiamo però chiamare “assistenti personali”.
Molte persone che dipendono dall’aiuto degli altri nelle attività della vita quotidiana, come le persone con disabilità, ritengono fondamentale la figura dell’assistente personale quale supporto al mantenimento della propria libertà e autodeterminazione, un’opportunità per persone che altrimenti rischiano di essere confinate e oppresse dal sistema di assistenza tradizionale oppure essere istituzionalizzate.
Dopo la caduta del Muro di Berlino, la maggior parte delle donne emigrate dall’Est Europa sono arrivate in Italia sole, con il progetto di sostenere la propria famiglia, impegnandosi per ottimizzare i guadagni in un lavoro ventiquattr’ore su ventiquattro, in convivenza con la persona da assistere. Una tipologia di contratto che vorrebbe dare dignità a un lavoro, considerato nel passato come una sorta di “schiavismo”, per la grande disponibilità di tempo richiesta e per le condizioni in cui si svolgeva, funzionale per un Paese in cui l’allungamento della vita pone il problema dell’invecchiamento e della non autosufficienza, dove la responsabilità di assistere anziani e minori è lasciata sulle spalle delle donne, in assenza di adeguate politiche di welfare.
Ma cosa accade quando questi due mondi si incontrano? Nella relazione tra assistente personale e donna con disabilità si manifesta l’ambivalenza tipica del rapporto tra madre e figlia? E può essere anche reciprocamente violenta la relazione tra assistente personale e donna con disabilità?
Interpretato da Valentyna Hembik, nata in Ucraina e fuggita da Kiev, ed Elisabetta Magrini, esperta attrice di teatro per i diritti umani, Badanti fa emergere le reciproche vulnerabilità in un racconto contraddistinto dalla solitudine, proponendo una verità che disorienta. (Silvia Cutrera)
Promosso in collaborazione con l’Associazione Donne for Peace e con ANAS Lazio (Associazione Nazionale di Azione Sociale), Badanti andrà in scena al Teatro Sala Lysistrata di Roma (Via Amerigo Vespucci, 40) giovedì 16 marzo (ore 21), venerdì 17 marzo (ore 21) e sabato 18 marzo (ore 17.30 e ore 21). Per informazioni e prenotazioni: salalysistrata@gmail.com (tel. 06 6390083).