Abbiamo già presentato una decina di giorni fa la quattordicesima Giornata Nazionale della Persona con Lesione al Midollo Spinale del 4 aprile, evento fissato il 28 novembre 2008 da un Decreto del Presidente del Consiglio (DPCM), emanato su formale richiesta della FAIP (già Federazione Associazioni Italiana Paratetraplegici, oggi Federazione Associazioni Italiane di Persone con Lesione al Midollo Spinale).
Per l’occasione avevamo segnalato alcune iniziative che vedranno impegnate la stessa FAIP per la Giornata Nazionale, soffermandoci in particolare sull’evento del 3 e 4 aprile a Catania (Il percorso per l’autonomia della persona con lesione midollare: valutazione, diritti, ausili), nonché su quanto previsto a Roma, con l’inaugurazione, presso il CTO Andrea Alesini, del progetto Casa Agevole e di una nuova ala dell’Unità Spinale Unipolare, senza dimenticare l’incontro online con l’intero movimento associativo che fa capo alla FAIP, per analizzare lo studio coordinato dalla struttura ALTEMS (Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari) dell’Università Cattolica di Roma, riguardante le gare per la fornitura dei prodotti monouso rivolti alle persone con lesione al midollo spinale.
In questa sede, invece, ci occupiamo di uno degli eventi centrali previsti per l’occasione, ovvero l’incontro La centralità della Persona in Unità Spinale Unipolare e Servizi dedicati, in programma per il pomeriggio del 3 aprile presso la Sala Pirelli del Consiglio Regionale Lombardo a Milano (ore 14.30-18.30).
«Da tempo – sottolinea Vincenzo Falabella, presidente della FAIP e della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – siamo impegnati ad evidenziare la necessità di considerare il percorso riabilitativo per la persona con lesione al midollo spinale come un processo articolato e complesso che riguarda tutto il recupero delle diverse autonomie, per permettere alla stessa persona di poter recuperare complessivamente le proprie capacità compatibili con la lesione midollare. Tutto ciò prevede la definizione di un progetto individuale circostanziato che possa vedere la persona al centro delle attività di recupero, non solo e non tanto di quelle strettamente muscolo-scheletriche, quanto invece di un percorso globale per la ripresa dell’autonomia e dell’indipendenza, che consentano alla persona di poter ambire ad un livello di vita dignitoso, in ottemperanza alle aspettative di vita di una persona cosiddetta “normale”».
«Per determinare ciò – aggiunge – è fondamentale garantire a questa persona una presa in carico personalizzata da parte dell’Unità Spinale Unipolare il cui ruolo è centrale sia nel guidare il percorso sin dall’evento acuto alla “Riabilitazione intensiva ad alta specializzazione”, sia nel definire l’indicazione al trasferimento in strutture diverse, o pianificare la dimissione con i servizi territoriali».
Ad aprire i Lavori e a concluderli sarà lo stesso Falabella, insieme ad Alessandra Locatelli, ministra per le Disabilità, Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, Claudio Tombolini, presidente dell’ADB Bergamo (Associazione Disabili Bergamaschi) e Angelo Pretini, presidente dell’AUS Niguarda di Milano (Associazione Unità Spinale).
Seguirà la sessione denominata Dalle Unità Spinali alla Legge Regionale nr. 27 del 6/12/2022 [“Definizione e funzionamento delle unità spinali del servizio sociosanitario regionale lombardo”, N.d.R.], introdotta da Falabella, Pretini, Carlo Borghetti, consigliere della Regione Lombardia e primo firmatario della Legge Regionale Lombarda 27/22 e Laura Valsecchi del Coordinamento Regionale Lombardo Unità Spinali.
Vi interverranno Michele Spinelli, direttore dell’Unità Spinale Unipolare del Niguarda di Milano, Silvia Galeri, che dirige l’Unità Spinale Unipolare di Mozzo (Bergamo), Luca Binda, direttore dell’Unità Spinale Unipolare di Sondalo (Sondrio), Guido Bertolaso, assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giovanni Pavesi, direttore generale del Welfare nella Regione Lombardia, Emanuele Monti, presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali della Regione Lombardia, Adriana Cassinis, presidente della SIMS (Società Italiana Midollo Spinale) e Giovanna Beretta, presidente della SIMFER (Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa). (S.B.)
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