Vedersi rappresentati alla Notte degli Oscar
«L’“eterno bambino”, che ha bisogno di cure e compassione o di un altro che parli per lui: lo “scatto” della serata degli Oscar ha restituito un’immagine ben diversa, quella di una persona capace, talentuosa, che esprime in prima persona la sua identità. È stata una cosa straordinaria vedersi rappresentati»: lo ha detto Martina Fuga del Coordinamento CoorDown, commentando la consegna, per la prima volta, della statuetta degli Oscar a James Martin, attore con la sindrome di Down