Gli organi d’informazione hanno dato grande risonanza, la scorsa settimana, alla notizia di un nuovo e importante intervento chirurgico effettuato presso la Clinica Oculistica Universitaria di Torino. Ne sono stati protagonisti i professori Michele Reibaldi e Vincenzo Sarnicola.
L’operazione è consistita in un trapianto multiplo autologo di cornea, congiuntiva e parte della sclera. Il paziente, che ha 83 anni, aveva perso completamente la vista dall’occhio sinistro per un problema retinico e la stava perdendo anche dal destro per una diversa patologia di natura corneale (penfigoide). In pratica si è riusciti a recuperare alcuni organi dall’occhio già compromesso e si sono trapiantati sull’occhio da salvare.
Si tratta indubbiamente di un intervento tecnicamente molto avanzato, ma, nella pratica, difficilmente si incontrano situazioni così combinate fra malattie retiniche e corneali.
Ci complimentiamo comunque vivamente con i valenti chirurghi.
Ringraziando l’Associazione APRI per questo contributo di chiarezza e concordando sull’importanza dell’intervento effettuato a Torino, non possiamo tuttavia non notare che anche in questo caso gli organi d’informazione non hanno certo brillato per cautela e delicatezza, nello sparare i loro titoli, caratterizzati generalmente da una sorta di “richiamo al miracolo”. Tre per tutti (ma molti altri erano sulla stessa linea): Cieco da 6 anni: ritrova la vista dopo un intervento rivoluzionario, Torino, completamente cieco riacquista la vista o anche Cieco da 30 anni torna a vedere.
Pur comprendendo – ma solo entro certi limiti – l’esigenza di “fare notizia” e di catturare l’attenzione di Lettori e Lettrici, continuiamo a pensare che su determinati temi servirebbe meno sensazione e più chiarezza, tanto più se, come spiega bene l’APRI, si parla di situazioni, come nel caso specifico, che difficilmente si possono incontrare nella pratica. (S.B.)
Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti di Torino.
A questo link è disponibile un video dedicato all’intervento effettuato a Torino.
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