Tramite la recente Sentenza n. 3744 del 13 aprile scorso, la Terza Sezione del Consiglio di Stato ha definitivamente accolto una class action promossa dall’Associazione Luca Coscioni contro il Ministero della Salute al fine di garantire un percorso di erogazione degli ausili e delle protesi appropriato e rispondente alle esigenze delle persone con disabilità.
«Abbiamo chiesto in tutte le forme possibili ai Ministri della Salute che si sono succeduti dal 2017 – dichiara Filomena Gallo, avvocata e segretaria nazionale dell’Associazione Coscioni -, di attuare le normative in vigore, per rimuovere immediatamente ogni ostacolo che impedisce a chi ne ha bisogno di ricevere i giusti e idonei dispositivi in base alle proprie esigenze (ausili e protesi), ma senza mai ricevere nessuna risposta. Siamo stati quindi costretti a rivolgerci alla Giustizia Amministrativa attivando una class action, che prima il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio (TAR Lazio) e poi il Consiglio di Stato hanno ritenuto di accogliere, condannando il Ministero della Salute a intervenire sul tema con l’attivazione dell’istruttoria imposta per legge».
«Ora – prosegue Gallo – vigileremo sulla concreta attuazione delle indicazioni del Consiglio di Stato, per pungolare le Istituzioni e farle uscire da un immobilismo che sta creando gravissimi disagi alle fasce più deboli della popolazione. L’attuale Esecutivo ha inteso come primo atto del suo mandato quello di impugnare una decisione del TAR Lazio su un tema molto importante che riguarda i diritti delle persone con disabilità. Oggi i Giudici del Consiglio di Stato hanno confermato quella decisione, promossa dalla nostra class action, condannando dunque il Governo a rispettare la Legge in merito alle procedure da applicare nell’erogazione di ausili e protesi che concretamente ricadono sulla qualità della vita e sui diritti delle persone con disabilità. I Giudici, infatti, hanno rigettato ogni eccezione formulata dal Governo che dovrà pagare anche le spese di giudizio».
«Siamo molto soddisfatti del risultato processuale, ma c’è ancora molto lavoro da fare – commenta Dario Capotorto, avvocato amministrativista che ha patrocinato il giudizio per conto dell’Associazione Coscioni–. Con il sostegno di tutti, possiamo spingere le Istituzioni a dare attuazione ai diritti fondamentali secondo il percorso tracciato dalla nostra Costituzione e dalle convenzioni internazionali in tema di disabilità. La pronuncia del Consiglio di Stato premia soprattutto l’impegno e il sostegno delle persone intervenute nel giudizio che hanno saputo far sentire la loro voce. In tal senso, un ringraziamento speciale va anche ai colleghi avvocati Angelo Calandrini, Rocco Berardo, Massimo Clara, Chiara Geremia e Francesca Re, del collegio legale di studio e difesa, che hanno assistito in giudizio le persone con disabilità, raccogliendo le segnalazioni dei gravissimi disservizi, su cui manca tuttora un lavoro di ricognizione e monitoraggio da parte degli enti preposti». (Simona Lancioni)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Fabio Miceli (fabio.miceli@associazionelucacoscioni.it).
Il presente testo è già apparso nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso, con alcuni riadattamenti al diverso contenitore, per gentile concessione.