«Una pizza in compagnia, una pizza da solo, un totale di due pizze […]». Ebbene sì, come dice La Terra dei Cachi, grande successo della band pop rock Elio e le Storie Tese… «L’Italia è questa qua!».
Mi presento: sono la Pizza! Uno dei simboli che maggiormente contraddistinguono il nostro Bel Paese!
Io rappresento l’orgoglio nazionale, ma non sono solo napoletana o italiana, infatti, mi apprezzano in tutto il mondo! Sono fatta in mille modi diversi: ai funghi, alla salsiccia, alle verdure e ho due fedelissimi compagni, ovvero la signora Mozzarella e il signor Pomodoro. Il mio bello è che unisco tanti altri ingredienti, tutti diversi tra loro, valorizzandone il gusto. Ma vado anche a braccetto con tutte le bionde, le rosse e le scure. Ovviamente sto parlando delle birre!
Da anni non faccio che includere tutti i vari sapori, e di fronte a me in tavola mi piace far divertire la gente, creare allegria, speranza e unione.
Ma da dove vi sto parlando? Da Monza, precisamente, per l’inaugurazione – svoltasi lo scorso 2 Aprile, in occasione della Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo – della seconda pizzeria della catena PizzAut, una realtà creata grazie all’intuizione di Nico Acampora – assessore alla Scuola e alle Politiche Giovanili (dal 2017 al 2022) della città di Cernusco sul Naviglio (Milano) – che permette ad alcune persone con autismo di lavorare come cuochi e camerieri.
E per l’occasione, sapete chi è venuto? Nientepopodimeno che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Una forte emozione presentarmi di fronte a lui, che ha espresso con grande approvazione: «Non mangiavo una pizza intera da anni. Questa pizza è straordinariamente buona». Poi ha aggiunto, rivolto ai ragazzi: «[…] E voi siete bravissimi. Il modo di presentarla in tavola era ottimo. Io non ne sarei stato capace né a farle né a portarle in tavola, quindi ho ammirato la vostra capacità. Avete una professionalità di alto livello».
Veramente belle parole. Con Mozzarella e Pomodoro ci siamo dati il cinque!
Poi Mattarella ha ringraziato sottolineando l’importanza di valorizzarsi e sentirsi parte di un gruppo: «Sono uno di voi […] questo per me è un complimento, grazie. Ogni persona ha il suo modo di esprimersi, di realizzarsi, di vivere una sensibilità […]».
Sono d’accordo col Presidente! E anche io Pizza mi sento una di voi: sono anni che creo inclusione, proprio come le persone con disabilità. Ho sempre sostenuto che noi tutte, di ogni possibile gusto, abbiamo le stesse opportunità di far piacere e di far divertire tutti i popoli del mondo!
La giornata d’inaugurazione è continuata con vari momenti. Tra gli ospiti c’erano persino Elio di Elio e le Storie Tese e il figlio Dante, che insieme hanno accolto con molta emozione il Presidente.
Ah, dimenticavo due note di folklore! La prima, è che hanno creato appositamente un nome per me: sono ufficialmente la Pizza Articolo 1, come quello della Costituzione italiana che per chi non lo sapesse recita: «L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione».
La seconda è lo slogan della pizzeria, Vietato calpestare i sogni!.
Insomma, proprio un bel modo di creare nuove possibilità e sentirsi protagonisti/e di un bellissimo progetto di vita.
E a voi come piace gustarmi?
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Pensiero Imprudente
Dallo scorso mese di dicembre Claudio Imprudente è divenuto una “firma” costante del nostro giornale, con questa sua rubrica che abbiamo concordato assieme di chiamare Pensiero Imprudente, grazie alla quale ha già incominciato a impreziosire le nostre pagine, condividendo con Lettori e Lettrici il proprio sguardo sull’attualità.
Persona già assai nota a chi si occupa di disabilità e di tutto quanto ruota attorno a tale tema, Claudio Imprudente è giornalista, scrittore ed educatore, presidente onorario del CDH di Bologna (Centro Documentazione Handicap) e tra i fondatori della Comunità di Famiglie per l’Accoglienza Maranà-tha. All’interno del CDH ha ideato, insieme a un’équipe di educatori e formatori specializzati, il Progetto Calamaio, che da tantissimi anni propone percorsi formativi sulla diversità e l’handicap al mondo della scuola e del lavoro. Attraverso di esso ha realizzato, dal 1986 a oggi, più di diecimila incontri con gli studenti e le studentesse delle scuole italiane. In qualità di formatore, poi, è stato invitato a numerosi convegni e ha partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche.
Già direttore di una testata “storica” come «Hp-Accaparlante», ha pubblicato libri per adulti e ragazzi, dalle fiabe ai saggi, tra cui Una vita imprudente. Percorsi di un diversabile in un contesto di fiducia e il più recente Da geranio a educatore. Frammenti di un percorso possibile, entrambi editi da Erickson. Ha collaborato e collabora con varie riviste e testate, come il «Messaggero di Sant’Antonio», per cui cura da anni la rubrica “DiversaMente”. Il 18 Maggio 2011 è stato insignito della laurea ad honorem dall’Università di Bologna, in Formazione e Cooperazione.
Nella colonnina qui a fianco (Articoli correlati), i contributi che abbiamo finora pubblicato, nell’àmbito di Pensiero Imprudente.