L’importanza della riabilitazione fisica nella malattia di Charcot-Marie-Tooth

Malattia neuromuscolare che si manifesta nella popolazione con un’incidenza di un caso ogni 2.500 abitanti, la neuropatia di Charcot-Marie-Tooth, nonostante una serie di recenti progressi scientifici, non dispone ancora di una terapia farmacologica. Per questo la riabilitazione fisica e la chirurgia funzionale sono tuttora fondamentali nel trattamento dei pazienti. A tal proposito l’organizzazione ACMT-Rete investe da anni sulla formazione di nuovi riabilitatori, organizzando corsi in tutta Italia, «ritenendo – come viene spiegato – che un corretto approccio terapeutico-riabilitativo debba avere come obiettivo il miglioramento della qualità di vita delle persone con la malattia di Charcot-Marie-Tooth, intervenendo su tutti gli aspetti di essa. Ma tale obiettivo è raggiungibile solo con un approccio multidisciplinare, con una presa in carico precoce, personalizzata, globale e continuativa, ciò che ancora non sempre avviene».

Si innesta  a pieno titolo in tale percorso il Corso teorico-pratico di riabilitazione della persona con malattia di Charcot-Marie-Tooth, iniziativa a partecipazione gratuita, rivolta a fisiatri, fisioterapisti e a qualunque altro operatore della riabilitazione, promossa per il 13 maggio a Foligno (Perugia), presso il Nuovo Ospedale San Giovanni Battista (Via Massimo Arcamone), in collaborazione con l’USL Umbria 2, comprendente anche una sessione pratica insieme ai pazienti.
«Scopo del corso – sottolineano da ACMT-Rete – è principalmente quello di  diffondere le conoscenze su tutti gli aspetti della malattia, proponendo modalità di valutazione comuni che consentano di individuare i bisogni dei soggetti affetti e la formulazione di progetti e programmi riabilitativi mirati ad obiettivi specifici, oltreché favorendo la diffusione sul territorio nazionale di team multidisciplinari dedicati che forniscano un punto di riferimento alle persone con la malattia di Charcot-Marie-Tooth». (S.B.)