«L’approvazione del “Decreto Tariffe” che aggiorna i LEA e il Nomenclatore Tariffario delle protesi e degli ausili contribuirà a ridurre le differenze regionali nell’erogazione delle prestazioni oggetto del Decreto e anche a contenere la mobilità sanitaria. Attendevamo tale approvazione da tempo, ma ora si lavori per revisionare l’intera struttura del Nomenclatore Tariffario, andando ad inserire protesi e ortesi di ultima generazione, di modo che venga garantito il reale diritto di cittadinanza delle persone con disabilità»: così Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), commenta il via libera, da parte della Conferenza Stato-Regioni, del cosiddetto “Decreto Tariffe”, provvedimento che, come avevamo segnalato nei giorni scorsi, era atteso addirittura dal 2017, e che contiene appunto un aggiornamento dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), ovvero del Nomenclatore delle protesi e degli ausili, e delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, nonché dei rispettivi tariffari fermi al 1999, quello per la protesica, e al 1996 quello per la specialistica.
Un nuovo Nomenclatore, dunque, che amplia anche il numero delle prestazioni tariffate a 2.108, rispetto alle 1.702 precedenti.
Ai contenuti del recente Decreto avevamo dedicato sulle nostre pagine un’ampia analisi (a questo link) e segnaliamo anche quella proposta dal Centro Studi Giuridici HandyLex (a questo link). (S.B.)
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