Lo avevamo raccontato nel 2018, in occasione cinquantesimo anniversario: era il 20 luglio 1968 quando presso il Soldier Field di Chicago un centinaio di atleti con disabilità intellettive, provenienti dal Canada e dagli Stati Uniti e circa mille spettatori, si riunirono per i primi Giochi Internazionali di Special Olympics, il movimento mondiale dello sport praticato da persone con disabilità intellettiva.
Da allora si sono raggiunti risultati che non sembravano realizzabili neanche alla fondatrice Eunice Kennedy Shriver, sorella di John Fitzgerald Kennedy, presidente degli Stati Uniti e madre dell’attuale presidente del movimento Timothy Shriver. Una crescita testimoniata dai numeri – sono oggi 4 milioni e 700.000 le persone con disabilità intellettive coinvolte in 200 Paesi – ma soprattutto dalla consapevolezza sempre crescente di come lo sport possa realmente alimentare la speranza di un futuro fecondo in termini di inclusione.
In Italia Special Olympics, oggi presieduto da Angelo Moratti, è arrivato nel 1983 ed è dunque tempo di celebrare degnamente il quarantesimo anniversario, ciò che avverrà il 27 aprile a Roma, con l’evento pomeridiano/serale denominato appunto 40 anni di inclusione… ed è solo l’inizio!, presso gli spazi della Sala Autorità della Tribuna Monte Mario dello Stadio Olimpico, per vivere un momento di convivialità dedicato agli atleti, alle loro famiglie e ai tanti volontari che animano il movimento. E al loro fianco vi saranno numerosi amici, personalità dello sport, dello spettacolo, della cultura e delle Istituzioni che hanno contribuito, negli anni, ad ottenere i tanti risultati raggiunti. Al centro dell’iniziativa, inoltre, vi sarà anche uno Show Cooking Unified, che avrà quali protagonisti chef famosi e atleti Special Olympics.
«Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze: recita così il giuramento degli atleti del nostro movimento – sottolineano da Special Olympics Italia – che incoraggia le persone con e senza disabilità intellettive, in particolare i giovani, a gareggiare insieme, misurandosi con se stessi e con gli altri, scoprendo talenti e potenzialità e nuovi orizzonti culturali dove non c’è più spazio per stereotipi e pregiudizi».
«Nel corso di questi intensi quarant’anni – aggiungono -, fatti di slanci e di sfide da superare, di sport e di gioco, di passione e coraggio, milioni di persone con le loro famiglie e con i tanti volontari, che si avvicendano a supporto dell’organizzazione delle competizioni, hanno sperimentato che “insieme è meglio” e che unione è sempre sinonimo di forza e rinascita. Lo sport unificato, infatti, incarna non solo un’opportunità di aggregazione, ma un’evidente esperienza di vita, vissuta nella sua meravigliosa interezza. Autostima e autonomia sono il cardine di ogni esistenza e mettersi alla prova nello sport rappresenta un percorso personale imprescindibile, nonché uno strumento per raggiungere felicità e realizzazione».
E sempre nel segno della formula unificata, oltre allo show culinario di cui si è detto, sarà tale anche la musica che animerà l’evento del 27 aprile. (S.B.)
Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: Giampiero Casale (stampa@specialolympics.it).
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