Se il turismo digitale non è accessibile, è un problema per tutti

Nella sua rubrica di «Superando.it» denominata “Il digitale accessibile”, Roberto Scano, dopo avere evidenziato i problemi di accessibilità presenti nella nota campagna promozionale “Open to meraviglia”, realizzata dal Ministero del Turismo e dall’ENIT, conclude sottolineando che con servizi digitali non accessibili nel settore del turismo, non solo vengono ovviamente penalizzate le persone con disabilità, ma sono gli stessi imprenditori impegnati in tale campo a perdere potenziale clientela. E non poca

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Lavoratori e lavoratrici con disabilità in Piazza Maggiore a Bologna

«Vogliamo contribuire a rendere la Festa del Primo Maggio una giornata in cui venga ribadita anche l’importanza del lavoro come strumento di crescita personale e inclusione per le persone con fragilità e disabilità»: lo dicono dalla Fondazione OPIMM di Bologna, segnalando la partecipazione di una delegazione di lavoratori e lavoratrici con disabilità del proprio Centro di Lavoro Protetto all’evento promosso dai sindacati confederali in Piazza Maggiore a Bologna, per la Festa dei Lavoratori e delle Lavoratrici del Primo Maggio

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Quattro proposte per migliorare l’inserimento dei lavoratori con disabilità

Sono tanti, ma sono ancora pochi: i lavoratori con sindrome di Down sono sempre più presenti all’interno delle aziende, spesso anche con contratti a tempo indeterminato, eppure oltre l’85% delle persone con sindrome di Down non lavora. A ricordarlo è stata l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), in occasione della Festa dei Lavoratori del Primo Maggio, che oltre a lanciare un appello congiunto alle aziende, agli imprenditori e ai lavoratori stessi, sintetizzato nel motto “Forza, lavoro!”, elenca anche quattro proposte concrete per migliorare la situazione in questo settore

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Progetti che migliorino la qualità di vita delle persone sorde e ipoacusiche

«Sostenere progetti da realizzare nell’àmbito territoriale di competenza della Fondazione Comunità di Milano, che portino a miglioramenti nella qualità della vita delle persone sorde e ipoacusiche, offrendo supporti per riequilibrare eventuali svantaggi sociali che possono subire nella partecipazione alla vita civile, economica, sociale e culturale»: è lo scopo del bando “Inclusione sociale delle persone con disabilità uditiva”, aperto fino al 30 giugno e promosso dalla Fondazione Pio Istituto dei Sordi di Milano e dalla Fondazione di Comunità Milano, a valere sul “Fondo Sordità Milano”

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Non si può scindere la realtà di cura dai valori essenziali dell’uomo

L’omicidio di Barbara Capovani, la responsabile del Servizio Psichiatrico dell’Ospedale Santa Chiara di Pisa, commesso pochi giorni fa da una persona con disabilità mentale, rappresenta, dicono dall’ALIBES, l’Alleanza per la LIbertà di Scelta e il Bene-Essere psicoSociale, impegnata, tra l’altro, anche sui temi della salute mentale, «il fallimento di un sistema di cura non conforme alle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che richiedono la transizione da un approccio biomedicale verso uno olistico, e perciò incapace di risolvere per davvero la sofferenza del paziente»

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Presa in carico e piano assistenziale siano sostanziali e non formali

Il tema dell’effettiva garanzia del percorso di valutazione, presa in carico e programma assistenziale delle persone non autosufficienti – che con tutta probabilità riguarda anche altre Regioni – è stato messo all’attenzione, rispetto alle Marche, dal Gruppo Solidarietà, in relazione a una recente Delibera della propria Regione, che ha definito i criteri e le modalità applicative del Fondo Regionale per le Non Autosufficienze. Ma quali condizioni dovranno essere rese disponibili per l’esercizio di quelle funzioni, che non sia solo formale, ma sostanziale?

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Il lavoro delle persone con disabilità in Europa: il quadro resta sconfortante

Un persistente divario nell’accesso a un’occupazione di qualità, ancora più grave per le donne e i giovani, e quando il lavoro c’è, le retribuzioni sono inferiori, nonostante i costi aggiuntivi in una società di per sé discriminatoria e inaccessibile: è il quadro sconfortante dipinto dal Forum Europeo sulla Disabilità, nel suo rapporto sui diritti umani dedicato al tema del diritto al lavoro per le persone con disabilità. E tra le Raccomandazioni si chiede di continuare a fornire assegni di invalidità anche quando le persone lavorano a tempo pieno, proprio per compensare quei costi in più

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La vulnerabilità dei caregiver familiari (e si parla della “ricca” Lombardia)

«L’inflazione – scrive Giulia Polito -, galoppa veloce e produce vittime, presentando prospettive inquietanti che incideranno ancora a lungo e non più solo sulle fasce più deboli sotto diversi aspetti. Tra questi, anche la cura delle persone con disabilità all’interno delle famiglie. Come emerge infatti da un recente rapporto dell’Osservatorio OVaR, riguardante per altro la “ricca” Lombardia, quando una famiglia già sotto pressione ha anche un carico di assistenza verso persone malate, anziane o in difficoltà, rischia di non farcela davvero»

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