«In Italia ci sono circa 3 milioni di persone con DSA (dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia), tra i quali circa un milione e 200.000 lavoratori, che fino a un anno fa non avevano alcun diritto all’interno delle aziende private e nei colloqui di lavoro. Poi, il 29 marzo 2022 è entrata in vigore la Legge 25/22, che con il suo articolo 7, comma 2 bis (e seguenti) ha aperto per loro una nuova stagione di tutele, segnando una vera e propria conquista di civiltà. Si parla infatti di persone che, con le giuste strategie, possono avere successo in tutti i contesti sociali e professionali. Oggi, però, bisogna fare un salto culturale per accogliere queste persone senza pregiudizi e per capirne i reali bisogni. Applicare la legge per le imprese, del resto, è a costo zero: tutti ormai utilizzano software che hanno al proprio interno sintesi vocali, correttore ortografici, traduttori e così via. È necessario pertanto divulgare le nuove norme nel mondo del lavoro e seminare buone prassi nelle piccole, medie e grandi imprese. Il convegno del 10 maggio è un primo passo in questa direzione».
Così l’AID (Associazione Italiana Dislessia) presenta il convegno denominato Dislessia e Legge 25/2022 per il mondo del lavoro: un anno di diritti, un futuro di valore, promosso per la mattinata del 10 maggio a Milano, presso la Sala Alessi di Palazzo Marino.
Con tale evento si intende appunto riflettere sulle prospettive aperte dalle norme introdotte lo scorso anno dalla Legge 25/22, avvalendosi della partecipazione di rappresentanti istituzionali, associazioni di categoria, sindacati e alcune importanti aziende, che insieme all’AID hanno intrapreso percorsi di formazione e sensibilizzazione interna, allo scopo di promuovere maggiore consapevolezza su questa tematica. (S.B.)
A questo link è disponibile il programma completo del convegno del 10 maggio. Per ulteriori informazioni: Carlotta Dazzi (carlotta.dazzi@bonnepresse.it); comunicazione@aiditalia.org.
La dislessia e gli altri DSA (disturbi specifici dell’apprendimento)
Il più diffuso DSA (disturbo specifico di apprendimento) è la dislessia, cioè il disturbo specifico della lettura, che si manifesta e si evolve in concomitanza dell’inizio dell’attività scolastica, quando emergono le prime difficoltà nell’attivare in maniera fluente e senza affaticamento tutte quelle operazioni mentali necessarie per leggere, quali riconoscere le lettere singole, le sillabe e quindi le parole, associandole ai suoni corrispondenti. Frequenza degli errori e lentezza nella decodifica ne sono i tipici aspetti: il bambino può, per esempio, presentare difficoltà nel riconoscere, scambiandoli tra loro, grafemi che differiscono visivamente per piccoli particolari quali: “m” con “n”, “c” con “e”, “f” con “t”, “a” con “e”.
La persona con disortografia, invece, evidenzia la difficoltà a tradurre correttamente le parole in simboli grafici e a confondere il suono delle lettere (per esempio “f/v”, “t/d”, “p/b”, “c/g”, “l/r”).
Un terzo disturbo che impedisce alla persona di esprimersi nella scrittura in modo fluido è la disgrafia, caratterizzata da una grafia spesso illeggibile, da una pressione eccessiva sul foglio e dallo scarso rispetto degli spazi sul foglio.
C’è infine la difficoltà a comprendere simboli numerici e a svolgere calcoli matematici, conosciuta con il nome di discalculia. Stando ai dati, circa il 3% della popolazione studentesca è affetta da tale disturbo, che complica la lettura e la scrittura dei numeri e soprattutto l’elaborazione delle quantità. Gli errori collegati a questa problematica molto spesso non vengono riconosciuti nell’immediato. Diversi, infatti, sono i casi di discalculia erroneamente diagnosticati come dislessia.
L’AID (Associazione Italiana Dislessia)
È nata con la volontà di fare crescere la consapevolezza e la sensibilità in particolare verso il disturbo della dislessia evolutiva, che in Italia si stima riguardi circa 2 milioni di persone.
L’Associazione conta oltre 18.000 soci e 93 Sezioni attive distribuite su tutto il territorio nazionale. Essa lavora per approfondire la conoscenza dei DSA e promuovere la ricerca, accrescere gli strumenti e migliorare le metodologie nella scuola, affrontare e risolvere le problematiche sociali legate a questi disturbi. È aperta ai genitori e familiari di bambini con DSA, alle persone adulte con DSA, agli insegnanti e ai tecnici (logopedisti, psicologi, medici).
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