L’importanza dell’infermiere nel campo della sclerosi multipla

«L’infermiere fornisce quell’assistenza personalizzata che va nella direzione di migliorare non solo la qualità di vita della persona con sclerosi multipla, ma anche quella dei suoi caregiver e familiari»: lo dicono dall’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), nella Giornata Internazionale dell’Infermiere di oggi, 12 maggio, segnalando la seconda edizione del “Premio Giovane Infermiere SISM”, promosso dalla SISM (Società Infermieri Sclerosi Multipla), e dedicato tesi di laurea sulla sclerosi multipla o sul disturbo dello spettro della neuromielite ottica

Maria Pia Cozzi

Maria Pia Cozzi, una delle vincitrici del “Premio Giovane Infermiere SISM 2022”, classificata ex aequo insieme ad Arianna Manassero

Anche l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) si unisce alle celebrazioni per la Giornata Internazionale dell’Infermiere di oggi, 12 maggio, sottolineando ancora una volta il ruolo cruciale che queste figure professionali ricoprono nell’assistenza sanitaria, nell’educazione alla salute e nella promozione del benessere delle persone, ovunque si trovino.

È una data, quella del 12 maggio, che rimanda alla nascita nel 1820 a Firenze di Florence Nightingale, nota anche  come “la signora con la lanterna” e considerata la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna. Fu proprio lei, infatti, la prima ad applicare il metodo scientifico della statistica, proponendo un’organizzazione degli ospedali da campo e pubblicando, nel 1860, Notes on Nursing, un volumetto di 136 pagine che fu la pietra miliare per le scuole infermieristiche del tempo e che ancora oggi è considerato come introduzione alla professione di infermiere.

La Giornata Internazionale dell’Infermiere ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica verso l’importanza che questa professione riveste nell’àmbito della sanità mondiale e, come ricorda l’AISM, anche nel campo della sclerosi multipla.
«Per le persone con sclerosi multipla e per i loro familiari – spiegano infatti dall’Associazione -, l’infermiere non è soltanto colui che assiste, che somministra i farmaci, che monitora i sintomi e aiuta in caso di bisogno, ma è anche e soprattutto colui che fornisce supporto psicologico nella gestione di una patologia invalidante fonte di stress e difficoltà. L’infermiere fornisce insomma quell’assistenza personalizzata che va nella direzione di migliorare non solo la qualità di vita della persona con sclerosi multipla, ma anche quella dei suoi caregiver e familiari».
Sono concetti che segnatamente si ricollegano alla nascita nel 2003 della SISM, la Società Infermieri Sclerosi Multipla, una società scientifica nazionale che rappresenta appunto gli infermieri impegnati nel campo della sclerosi multipla.
«Punto di riferimento per gli operatori del settore – ricordano ancora dall’AISM -, la SISM realizza corsi di formazione, seminari, convegni e pubblicazioni scientifiche, ma si occupa anche di attività di ricerca e sviluppo, promuovendo, tra l’altro, i diritti delle persone con sclerosi multipla affinché le stesse abbiano accesso alle cure e ai trattamenti adeguati, nonché ad una condizione di vita dignitosa nel rispetto dell’inclusione».

In questi giorni la SISM ha promosso la seconda edizione del bando di concorso per il Premio Giovane Infermiere SISM, riconoscimento dedicato a studenti di scienze infermieristiche che abbiano discusso o discuteranno (tra il 23 settembre 2022 e il 23 settembre 2023) una tesi di laurea riguardante la sclerosi multipla o il disturbo dello spettro della neuromielite ottica, un tema, quest’ultimo, che assume particolare significato, soprattutto dopo la recente nascita dell’AINMO (Associazione Italiana Neuromielite Ottica), promossa dall’AISM, come riferito a suo tempo anche sulle nostre pagine.
Il premio verrà assegnato l’11 novembre a Roma in occasione della Giornata Nazionale SISM, alle tre tesi valutate con il punteggio maggiore da un’apposita Commissione, composta dai membri del Consiglio Direttivo della SISM, da un rappresentante dell’AISM e da uno della FISM, la Fondazione che affianca l’AISM stessa. Il primo classificato otterrà anche un premio in denaro.
«L’infermiere – dichiara Roberta Motta, infermiera del Servizio Riabilitativo dell’AISM Liguria e socia fondatrice della SISM – continua ad essere una figura professionale importantissima all’interno dell’équipe multidisciplinare di assistenza e cura dei pazienti, sia nei Centri Clinici Ospedalieri che, con la riforma dell’assistenza sanitaria primaria, anche a livello territoriale. In AISM crediamo che il lavoro di questa categoria professionale vada sostenuto, per tutelare il diritto alla salute di tutti». (S.B.)

La domanda di partecipazione alla seconda edizione del Premio Giovane Infermiere SISM dovrà essere inviata a sism@aism.it entro il 25 settembre prossimo. Per ogni ulteriore informazione: Ufficio Stampa e Comunicazione AISM (Barbara Erba), barbaraerba@gmail.com.

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