Come avevamo segnalato nei giorni scorsi, il 23 maggio l’emiciclo di Bruxelles del Parlamento Europeo ha ospitato il 5° Parlamento Europeo delle Persone con Disabilità, cui hanno partecipato quasi settecento persone appartenenti al movimento delle persone con disabilità, provenienti da tutti i Paesi dell’Unione Europea, per discutere il ruolo dell’Unione stessa nella promozione dei diritti delle persone con disabilità.
Organizzato dall’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, in collaborazione con le organizzazioni ad esso aderenti, tra cui, per il nostro Paese, il FID (Forum Italiano sulla Disabilità), insieme al Parlamento Europeo stesso, l’evento è stato caratterizzato dall’adozione del Manifesto dell’EDF sulle Elezioni Europee del 2024 (disponibile integralmente in italiano a questo link), documento che rivendica innanzitutto il pieno diritto di voto e anche di candidatura alle elezioni europee, per tutte le persone con disabilità, se è vero che per molte di loro, in particolare con disabilità intellettive, tale diritto è tuttora negato in vari Paesi. Sempre sullo stesso tema, poi, il Manifesto chiede l’adozione di misure di accessibilità per garantire a tutti un voto libero, segreto e informato, facendo comprendere agli elettori con disabilità ogni aspetto del processo elettorale e dei programmi dei partiti, anche tramite comunicazioni semplici da leggere e da capire.
Il Manifesto del Forum delinea quindi le varie richieste chiave per la prossima Legislatura Europea, delineando in dieci punti una serie di azioni ritenute essenziali per garantire pienamente i diritti delle persone con disabilità. Il primo riguarda appunto il già menzionato diritto di voto, mentre gli altri sono i seguenti:
° Garantire servizi incentrati sui diritti delle persone con disabilità nelle Istituzioni dell’Unione Europea, con una nuova Direzione Generale per l’Uguaglianza e l’Inclusione nella Commissione Europea, sotto la guida del Commissario per l’Uguaglianza e le Pari Opportunità; una Commissione Disabilità nel Parlamento Europeo; un assetto all’insegna dell’uguaglianza nel Consiglio Europeo.
° Creare una nuova Agenzia Europea per l’Accessibilità.
° Adottare un provvedimento uniforme a livello comunitario, riguardante il riconoscimento dello stato di disabilità in tutti gli Stati Membri.
° Introdurre una legislazione più rigorosa per tutelare i diritti delle persone con disabilità in quanto passeggeri nei voli aerei, in particolare introducendo il divieto di negato imbarco e un equo risarcimento in caso di smarrimento o danneggiamento di attrezzature per la mobilità durante il viaggio.
° Istituire un’autorità garante dell’occupazione e delle competenze delle persone con disabilità, per promuovere la loro partecipazione al mercato del lavoro aperto.
° Tutelare sempre di più le donne e le ragazze con disabilità, compresa l’introduzione del divieto di sterilizzazione forzata in tutti gli Stati dell’Unione Europea.
° Sostenere le persone ucraine con disabilità sia all’interno che all’esterno del loro Paese e fard ikn modo che il contributo dell’Unione Europea alla ricostruzione dell’Ucraina venga attuata nel segno dell’inclusività per le persone con disabilità.
° Introdurre una legislazione che assicuri la disponibilità e l’accessibilità economica delle tecnologie assistive.
° Assicurare che il prossimo bilancio dell’Unione Europea sostenga pienamente la vita indipendente delle persone con disabilità e garantisca l’inclusione della disabilità nella transizione verde e digitale.
«Le persone con disabilità – ha dichiarato a Bruxelles Yannis Vardakastanis, presidente dell’EDF – vogliono essere cittadini e cittadine a pieno titolo dell’Unione Europea e la grande partecipazione a questo evento lo ha dimostrato. La volontà del movimento è chiara: le Istituzioni dell’Unione Europea devono garantire che possiamo partecipare al processo democratico e alle politiche che danno forma alla nostra Unione, e devono costruire insieme a noi un’Europa inclusiva».
«Uno dei motti dell’Unione Europea – ha aggiunto Gunta Anca, vicepresidente del Forum – è Uniti nella diversità. Le persone con disabilità sono unite e fanno parte di questa diversità: dovremmo essere incluse e avere la libertà di vivere e di muoverci che l’Unione Europea concede ai suoi cittadini».
«L’Unione Europea e in particolare il Parlamento Europeo – ha sottolineato dal canto suo Pirkko Mahlamäki, presidente del Comitato delle Donne dell’EDF – ha compiuto passi significativi per migliorare i diritti delle donne. Questo evento di Bruxelles è stato anche un promemoria della necessità di portare avanti ulteriormente i problemi specifici delle donne con disabilità, che sono ancora soggette a pratiche contrarie alla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, come la sterilizzazione forzata e hanno molte volte più probabilità delle altre di essere vittime di violenza».
«Il tema di questo evento – ha concluso Elias Tebibel, presidente del Comitato dei Giovani del Forum – è stato quello di costruire un futuro inclusivo, un futuro di cui i giovani saranno i leader. I responsabili politici devono garantire che abbiamo la possibilità di farlo e che abbiamo bisogno di un’istruzione inclusiva, di società materiali e digitali accessibili e anche di maggiori possibilità di essere direttamente coinvolti nel processo politico». (Stefano Borgato)
Per ogni ulteriore informazione: André Felix (Ufficio Comunicazione EDF), andre.felix@edf-feph.org.