Il ritorno all’utilizzo dell’automobile per la persona con lesione midollare è certamente un forte incentivo per facilitarne il reinserimento nella vita sociale e lavorativa, ma com’è noto, tale percorso è possibile solo dopo l’acquisizione di una patente speciale o della conversione di una pre-esistente, dotando in parallelo il veicolo dei comandi ausiliari necessari alla guida, un percorso che può presentare delle insidie: è partendo da questo assunto che l’ACI (Automobile Club d’Italia) e l’Istituto Riabilitativo Montecatone di Imola (Bologna), la nota struttura di riferimento per la riabilitazione di persone con lesione midollare o grave cerebrolesione, hanno presentato presso l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola, assieme ad altri partner, i dettagli di un accordo sull’educazione stradale e sull’assunzione di comportamenti di guida sicuri, corretti e responsabili, focalizzato sullo sviluppo di contenuti finalizzati a implementare le metodologie formative delle autoscuole a marchio ACI Ready2Go. Il tutto, come si legge nel testo dell’accordo, «per aumentare la conoscenza e l’attenzione per la guida – è scritto – con particolare riferimento ai programmi destinati alla acquisizione della patente speciale da parte di persone con disabilità».
«La collaborazione tra ACI e Montecatone – è stato detto in apertura dell’incontro di presentazione – trova ragione nell’esperienza maturata proprio a Montecatone con il Progetto Patenti [se ne legga già anche su queste pagine, N.d.R.], percorso che coinvolge i pazienti con un colloquio informativo su normativa, agevolazioni fiscali e scelta del veicolo adattato (e/o degli adattamenti da installare); a seconda poi del quadro clinico funzionale, si viene indirizzati alle sessioni di prova dei veicoli adattati (nel Paddock 2 dell’Autodromo di Imola) o a quelle con il Valutatore di Capacità Gunzionali Residue (VCR) nella Terapia Occupazionale di Montecatone. L’iter prosegue quindi con la visita in Commissione Medica Locale, necessaria per accertare la sussistenza dei requisiti psico-fisici e individuare i migliori ausili per una guida ottimale e sicura».
Preceduto dunque da un primo protocollo d’intesa sottoscritto già nel 2021, come avevamo segnalato a suo tempo, l’accordo tra ACI e Montecatone entra ora nella sua fase strettamente operativa, prevedendo tra l’altro un corso per uniformare le conoscenze sulle caratteristiche della patologia e sulle innovazioni tecnologiche relative agli adattamenti per la guida, oltre a una tavola rotonda di confronto e arricchimento reciproco. Tra gli obiettivi, inoltre, vi è anche quello di redigere un protocollo d’intervento-tipo nazionale, esportabile alla presa in carico di altre patologie.
All’incontro di presentazione, moderato da Massimo Boni, sono intervenuti Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’ACI, Mario Tubertini, direttore generale dell’Istituto Montecatone, Gian Carlo Minardi, presidente della Società Formula Imola, Marco Panieri, sindaco di Imola e Marco Gasparri, presidente della Fondazione Montecatone.
«Esprimo soddisfazione e ringrazio l’ACI – ha dichiarato Tubertini – per avere individuato in Montecatone il partner che concorrerà all’attuazione di un protocollo nel quale, come è scritto proprio nel documento riguardante l’accordo, convergono interessi comuni quali la salute e la sicurezza dei cittadini. Riteniamo infatti che il nostro potrà essere un contributo importante».
«Le persone sono sempre al centro delle nostre attività – ha affermato dal canto suo Sticchi Damiani –, soprattutto quando si tratta di garantire il diritto alla mobilità e alla sicurezza. L’accordo con Montecatone ci darà dunque la possibilità di fare la differenza e di essere di supporto alle persone con disabilità, che potranno perciò contare su servizi specifici, ausili personalizzati, adattamenti da installare sulle vetture a seconda delle differenti abilità e di ricevere una formazione ad hoc».
«Il rapporto con Montecatone – ha sottolineato infine Minardi – si è consolidato nel tempo e ora rappresenta una delle attività imprescindibili per Formula Imola, che ha nel sociale una delle proprie mission. La nostra struttura è senza dubbio il luogo ideale per dare la possibilità in totale sicurezza di provare vetture con dispositivi ausiliari di guida a coloro che hanno subìto lesioni midollari. Infatti, ritengo che conseguire la patente speciale sia un aiuto fondamentale per potersi reinserire nella vita e questo progetto aiuterà sicuramente al raggiungimento di questo risultato». (S.B.)
Per ulteriori approfondimenti: Vito Colamarino (vito.colamarino@montecatone.com).
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