Presso il Giardino di Annalisa di Via delle Viole, inaugurato nel 2020, come avevamo raccontato anche sulle nostre pagine, l’Associazione Nuove Frontiere di Ladispoli (Roma) ha avviato vari laboratori, per dare risposta alle molteplici disabilità dei propri soci, che fanno parte di un progetto di vita del “Durante e Dopo di Noi”, per chi crede in una vita non istituzionalizzata dei propri figli con disabilità.
Uno di questi laboratori è quello di espressione teatrale, avviato cinque anni fa e coordinato da Silvia Degrandi che, come spiega Cesarina Olivan, presidente di Nuove Frontiere, «ha cambiato ogni anno il tema della narrazione, aumentando le difficoltà in base ai progressi dimostrati dai nostri ragazzi e ragazze, che sono stati resi partecipi nella costruzione delle sceneggiature. È infatti soprattutto nel lavoro di consapevolezza, di stimolo al dialogo e quindi di elaborazione delle emozioni, l’utilità terapeutica occupazionale di questo tipo di laboratorio. A tal proposito, lo spettacolo finale serve solo a dare soddisfazione allo sforzo costato ai partecipanti, per superare i loro limiti, le loro inibizioni e le loro paure. Quest’anno, inoltre, proprio per dare a tutti i nostri utenti con disabilità la soddisfazione di interagire fra loro e di rendersi protagonisti anche senza essere attori, si è pensato di impostare il lavoro di tre laboratori occupazionali (teatrale, pittorico e di ballo) su un’unica narrazione, che porterà allo spettacolo conclusivo come corollario di tante giornate gioiose, ma anche impegnative, dove il risultato positivo sarà un momento corale e soddisfacente per tutti e per tutte le gravità dei nostri utenti».
Quello spettacolo, dunque, si chiama E poi ci troveremo come le star. Quasi una commedia! ed è in programma per la serata di mercoledì 21 giugno al Teatro Vannini di Ladispoli (ore 21), un lavoro, come detto, decisamente più complesso e che ha visto impegnate la citata regista e coreografa Silvia Degrandi, Stella Novari, l’artista Minnie Millevoci, l’insegnante di ballo Mariarita Fabrizi e l’insegnante di espressione pittorica Stefania Paolucci per le coreografie.
«I nostri incredibili attori – sottolinea Olivan – sapranno stupire e divertire al tempo stesso, con un un lavoro completamente nuovo, fatto d’intrecci e sinergie, che hanno galvanizzato i nostri ragazzi e ragazze dal più grave al più lieve, rendendo più eccitanti le ore trascorse nei vari laboratori, anche grazie alla presenza di volontari come Francesco Donadio, Stefania Coramusi e Stefano della Ventura, oltre a tutti i Volontari dell’AVO (Associazione Volontari Ospedalieri) che sono diventati loro amici».
«Il nostro scopo – conclude – è strappare sempre un sorriso dai volti dei nostri ragazzi e ragazze e anche quest’anno ci siamo riuscite!». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: ass.nuovefrontiere@libero.it.
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