Vi sarà la presentazione del libro di Sandro Spinsanti La cura in modalità palliativa. Le parole, le regole, le pratiche (Editrice Dapero, 2022) al centro di un incontro promosso dal Gruppo Solidarietà per il pomeriggio di venerdì 23 giugno a Moie di Maiolati Spontini, in provincia di Ancona (Biblioteca La Fornace, ore 17.45).
«L’incontro – spiegano i promotori – intende offrire l’opportunità di riflettere sui temi della cura in ogni fase della vita e sul significato stesso della “cura in modalità palliativa”, un approccio che non rimanda ad un’altra medicina, né ad un’alternativa alla medicina: la palliazione, infatti, è parte costitutiva del rapporto di cura, nella situazione in cui non si abbiano interventi capaci di contenere l’avanzata di una patologia. A tal proposito l’impegno stringente a promuovere la palliazione auspicabile deve partire dalla consapevolezza che in Italia si muore male, come testimoniano concordemente studiosi di scienze sociali, clinici e soprattutto cittadini e cittadine che hanno visto morire i propri cari, in ospedale e a domicilio. La pandemia da Covid, inoltre, è riuscita nell’impresa di farci morire anche peggio, se è vero che ancor più che lo stesso numero di vittime, sono le modalità del decesso a scandalizzare».
«Salute – viene sottolineato ancora – significa anche strutturare la propria esistenza garantendo non solo la quantità di giorni che ci è dato vivere, ma anche la loro qualità, compresa la qualità del morire, perché la morte è una dimensione della vita e la palliazione non è il contrario della cura, ma una modalità della cura stessa».
Sandro Spinsanti è uno dei principali esperti italiani di bioetica, ha insegnato Etica Medica alla Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica di Roma e Bioetica all’Università di Firenze, oltre ad essere il fondatore e il direttore dell’Istituto Giano per le medical humanities, e anche componente del Comitato Nazionale per la Bioetica.
Con lui converseranno durante l’incontro del 23 giugno Maria Rita Lombrano, medico anestesista, palliativista dell’INRCA Ancona e Fabio Ragaini del Gruppo Solidarietà. (S.B.)
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