«Abbiamo seguito con particolare attenzione i lavori della 10^ Commissione del Senato, notando da subito che due emendamenti al Decreto Legge 48/23 avrebbero allargato la platea dei soggetti rientranti nell’assegno di inclusione, senza però alcun aumento delle risorse, ciò che avrebbe comportato una riduzione significativa del fondo previsto per le famiglie con minori con disabilità»: lo dichiara in una nota Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), a proposito dei lavori della Commissione Affari Sociali del Senato riguardanti il testo del Decreto Legge 48/23 (Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro), approdato ora in Aula di Palazzo Madama per la conversione in Legge.
Le parole del Presidente della Federazione fanno riferimento nello specifico all’assegno di inclusione, lo strumento che ha sostituito il reddito di cittadinanza, con l’intento, secondo quanto dichiarato dal Legislatore, di rendere stretto e concreto il legame tra il sostegno economico riconosciuto ai soggetti in difficoltà e l’inserimento lavorativo.
Nel valutare quindi il rischio che quegli emendamenti provocassero una riduzione del fondo alle famiglie con minori con disabilità, la FISH ha avviato un confronto direttamente con Maria Teresa Bellucci, viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, ottenendone l’intervento per individuare le necessarie, ulteriori coperture economiche. Tale azione ha portato in Aula alla proposta di un emendamento che ha di fatto aumentato quelle coperture, pari a 60 milioni di euro.
«Questo – sottolinea Falabella – ha sostanzialmente posto rimedio alla disuguaglianza sociale che sarebbe scaturita con i due emendamenti approvati in Commissione».
«Siamo dunque molto soddisfatti per il risultato ottenuto – conclude – e per il lavoro sinergico prodotto anche grazie alla nostra iniziativa». (S.B.)
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