Il 17 giugno scorso decine di persone con e senza disabilità hanno partecipato al flash mob organizzato dalla LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e dal Comitato Crema Zero Barriere, per sensibilizzare sull’accessibilità degli esercizi commerciali (bar e negozi), focalizzando in particolare la propria attenzione su quelli ubicati lungo le principali strade del commercio cittadino.
L’iniziativa è stata promossa nell’àmbito della campagna Ogni barriera è un ostacolo, un pericolo, una discriminazione, iniziativa promossa dalla stessa LEDHA e già ampiamente presentata su queste stesse pagine.
Nel corso dell’iniziativa, dunque, i rappresentanti delle due organizzazioni hanno reso visibili agli osservatori le diverse barriere incontrate lungo il percorso, con la posa di appositi cavalletti gialli: dalla presenza di gradini all’ingresso di bar e negozi alla mancanza (o all’inadeguatezza) di rampe e altri ausili che permetterebbero alle persone con disabilità motoria l’accesso in autonomia a questi spazi.
Il flash mob è stato anche l’occasione per avviare un’interlocuzione – in alcuni casi rivelatasi positiva – con i titolari degli esercizi commerciali, per suggerire loro possibili interventi e accomodamenti ragionevoli che permetterebbero di superare le barriere.
«Al pari di tutti gli altri cittadini – commenta Cristina Piacentini, referente del Comitato Crema Zero Barriere -, le persone con disabilità non trascorrono tutto il giorno a casa propria: amano frequentare la propria città per bere un caffè, godersi un pranzo in compagnia di amici, fare shopping. Non poter accedere in autonomia a un locale pubblico o essere costretti a visionare per strada la merce che si intende acquistare perché il negozio è inaccessibile rappresentano episodi di discriminazione. Per questo è necessario e urgente che gli esercenti, anche attraverso il supporto delle proprie Associazioni di categoria, si attivino, per rendere i propri locali e i propri negozi accessibili».
Come sottolinea anche Armando De Salvatore, architetto e referente del CRABA della LEDHA (Centro Regionale per l’Accessibilità e il Benessere Ambientale), le normative in materia di accessibilità e di abbattimento delle barriere architettoniche sono in vigore nel nostro Paese già da molti anni: «E tuttavia – afferma – spesso non vengono rispettate. Per affrontare queste situazioni, possono essere sufficienti interventi semplici, come l’installazione di una rampa, che può anche essere removibile».
«Comunemente si pensa che il superamento delle barriere architettoniche o gli interventi che favoriscono l’accessibilità debbano riguardare solo luoghi, edifici e situazioni che percepiamo come “importanti” – ricorda dal canto suo Alessandro Manfredi, presidente della LEDHA-, ma non è così. Tutte le persone, comprese quelle con disabilità, hanno infatti il diritto alla piena inclusione e alla partecipazione alla vita sociale su base di uguaglianza con gli altri in ogni aspetto della vita quotidiana, compreso il tempo libero».
La citata campagna Ogni barriera è un ostacolo, un pericolo, una discriminazione, va ricordato, ha tra i propri obiettivi proprio quello di sensibilizzare i cittadini – con e senza disabilità – sui tanti ostacoli ancora presenti nelle nostre città. Inoltre, vuole fornire gli strumenti per intervenire: attraverso il sito della LEDHA, infatti, è possibile segnalare le barriere ambientali che si incontrano nella propria quotidianità. Le segnalazioni saranno prese in carico dal Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi della LEDHA, che le analizzerà in collaborazione con il CRABA, per valutare se vi siano i presupposti per intervenire nei confronti dell’Ente Locale o del proprietario dell’attività in cui sia presente la barriera. (I.S.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@ledha.it.
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