Ridare nuova vita all’Area Archeologica di Naxos (Messina) e al suo Museo, con la rimozione delle barriere architettoniche, fisiche, cognitive e culturali e rendere accessibile il sito anche ai visitatori con disabilità, che ad oggi non possono usufruire di ingressi, percorsi e didattica su misura: è l’obiettivo di un progetto finanziato dal Bando PNRR M1C3-3, derivante dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e messo a punto dalla Fondazione Politecnico di Milano e dal Parco Archeologico Naxos Taormina, che è stato presentato il 30 giugno scorso al Museo di Naxos, nel corso di un incontro pubblico condiviso e partecipato anche con le Associazioni persone con disabilità visiva e uditiva del Messinese e del Catanese.
Il progetto, finanziato per quasi 500.000 euro, si svolgerà nell’arco temporale di tre anni, e vedrà la collaborazione di gruppi di ricerca specializzati del Politecnico di Milano, coordinati dalla Fondazione Politecnico di Milano, con la collaborazione dei dirigenti e dei funzionari del Parco per gli aspetti scientifici e archeologici.
L’approccio dell’intervento sarà incentrato sull’applicazione dei concetti dell’Universal Design, ossia basandosi su una progettazione di prodotti, ambienti e servizi utilizzabili in modo autonomo, sicuro ed equo da parte di tutte le persone, a prescindere da età, genere, cultura, disabilità o abilità.
Nel dettaglio, sono previsti interventi per l’accessibilità dall’esterno, per l’accesso ai percorsi e ai diversi servizi, nonché ai percorsi esterni e interni al museo (con l’adeguamento dell’ascensore e delle rampe), ma anche rispetto alla formazione del personale e all’adeguamento del piano di sicurezza ed emergenza e valorizzazione del patrimonio archeologico e paesaggistico.
È in programma altresì la redazione del PEBA (Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche), con l’applicazione dello strumento di valutazione prestazionale della qualità del progetto, denominato INCLUD (Inclusive & Universal Design), sviluppato dal Dipartimento ABC (Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito) del Politecnico di Milano.
Per gli utenti in situazione di maggiore fragilità sono previsti dunque un percorso tattilo-plantare che dall’ingresso al Museo e al Parco permetterà di raggiungere la biglietteria; una mappa visivo tattile con QRCode dotati di audio; segnaletica visiva e plantare in prossimità delle opere con contenuti di approfondimento; pannelli multisensoriali multilingua; video LIS/IS (Lingua dei Segni Italiana), sottotitolati e attivabili tramite QR; nuove didascalie delle collezioni con alta leggibilità e contrasto visivo/cromatico.
Per quanto riguarda poi l’accessibilità dall’esterno, essa sarà anche incrementata attraverso il potenziamento del sito web del Parco, che sarà raggiungibile “da tutti” con strumenti dedicati agli utenti con ridotte capacità sensoriali. Spazio infine anche per l’apprendimento digitale, grazie a Summer School, strumenti di Digital Learning e promozione delle materie STEAM (Scienze, Tecnologie, Ingegneria, Arti e Matematica), applicate ai beni culturali in accordo con scuole, università e partner locali.
L’incontro del 30 giugno è stato introdotto da Gabriella Tigano, direttrice del Parco Naxos Taormina e da Giorgio Stracuzzi, sindaco di Giardini Naxos. Sono intervenuti quindi docenti e ricercatori del Politecnico di Milano tra i quali Stefano Capolongo, direttore del Dipartimento ABC del Politecnico stesso, Davide Del Curto, docente di Conservazione e Restauro dell’Architettura, Cristiana Achille, docente di Topografia e Cartografia e i ricercatori Erica Isa Mosca (Laboratorio Analisi e Diagnostica del Costruito) e Andrea Garzulino (Restauro).
Per la Fondazione Politecnico di Milano hanno partecipato invece Daniele Fabrizio Bignami, responsabile delle iniziative multilaterali e territoriali e Daniela Monaco, senior project manager. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Paola Piovesana (Mediamover), paolapiovesana@piovesanacomunicazione.com.
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