Il 28 giugno la Commissione per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere e la Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento Europeo hanno votato la loro posizione sulla proposta di Direttiva dell’Unione Europea sulla lotta alla violenza contro le donne. A renderlo noto è l’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, spiegando come «questa proposta di disciplina della materia pubblicata dalla Commissione Europea nel marzo 2022 mira a combattere in modo più efficace la violenza contro le donne e a proteggere le vittime».
Si tratta di un provvedimento che criminalizza lo stupro basato sulla mancanza di consenso, la mutilazione genitale femminile e la violenza informatica, incluse anche la condivisione non consensuale di immagini intime, lo stalking e le molestie informatiche, oltre all’incitamento alla violenza o all’odio attuato sempre con tecnologie informatiche. La Direttiva, inoltre, rafforza l’accesso alla giustizia anche per le vittime con disabilità.
Ma cosa aggiunge in particolare la posizione adottata il 28 giugno per le donne con disabilità? «Il voto delle Commissioni sostiene una posizione più ambiziosa sulla Direttiva – sottolineano dall’EDF – una posizione che di fatto si allinea alle nostre stesse richieste in materia di contrasto alla violenza sulle donne e le ragazze con disabilità», vale a dire:
° Vietare la sterilizzazione forzata, senza eccezioni basate sulla capacità giuridica o sulla disabilità della donna o della ragazza: il testo criminalizza l’atto di eseguire, costringere o procurare la sterilizzazione senza il consenso diretto, libero e informato dell’interessata.
° Richiedere azioni inclusive e accessibili per prevenire la violenza contro le donne, ad esempio garantendo che le informazioni sulle misure preventive, i diritti delle vittime, l’accesso alla giustizia e a un avvocato, e le misure di protezione e sostegno predisposte siano disponibili in un formato accessibile e comprensibile per le persone con disabilità.
° Richiedere una formazione per i/le professionisti/e sui diritti delle vittime con disabilità e sulla necessità di fornire alle vittime stesse un sostegno sensibile alla disabilità.
° Richiedere l’accessibilità di rifugi e altre misure provvisorie, nonché accomodamenti ragionevoli, per le vittime con disabilità.
° Richiedere la raccolta di dati sulla violenza contro le donne disaggregati anche per disabilità.
In un successivo passaggio il Parlamento Europeo, nella sessione plenaria del 13 luglio prossimo, approverà formalmente la posizione adottata il 28 giugno. Quindi il testo verrà ulteriormente negoziato con il Consiglio dell’Unione Europea, l’organo rappresentativo degli Stati Membri, e con la Commissione Europea.
«Continueremo a sostenere un testo forte – concludono dall’EDF – , che includa la criminalizzazione dello stupro e della sterilizzazione forzata, l’accessibilità dei servizi per le vittime con disabilità, la formazione dei i/le professionisti/e sui diritti e le esigenze delle donne con disabilità e la raccolta di dati disaggregati per disabilità. Esprimiamo inoltre un ringraziamento per i correlatori/trici e tutti gli eurodeputati/e che hanno integrato l’inclusione delle donne e delle ragazze con disabilità nel testo».
Da ricordare altresì, come già segnalato in più di un’occasione anche su queste pagine, che il Forum sta promuovendo una specifica compagna per Porre fine alla sterilizzazione forzata nell’Unione Europea ora! (Simona Lancioni)
Per informazioni: Marine Uldry, responsabile dell’Ufficio per i Diritti Umani dell’EDF, marine.uldry@edf-feph.org.
Per approfondire ulteriormente i temi qui trattati, segnaliamo, nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa), il repertorio Donne con disabilità: sterilizzazione forzata e altre forme di coercizione riproduttiva (2023) e le Sezioni dedicata alla Violenza nei confronti delle donne con disabilità e, più in generale, a Donne con disabilità.
Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’h e viene qui ripreso, con alcuni riadattamenti dovuti al diverso contenitore, per gentile concessione.