Il 1° luglio scorso, grazie alla collaborazione con Gallerie Italia Torino, la nostra Associazione [APIC-Associazione Portatori Impianto Cocleare, N.d.R.] ha potuto accedere a una visita guidata a tale museo, alla scoperta degli innovativi spazi espositivi e delle varie installazioni, sperimentando l’accessibilità offerta alle persone con disabilità.
Grande apprezzamento dei partecipanti, per la maggioranza persone con protesi acustiche e impianti cocleari, è stato manifestato per gli allestimenti delle due mostre attualmente in corso (Mimmo Jodice – Senza tempo e JR. Déplacé∙e∙s), nonché per le successive visite all’Archivio Publifoto Intesa Sanpaoloe al Piano Nobile di Palazzo Turinetti, il tutto con la sapiente guida di Federico Bonis di Gallerie Italia Torino, che con passione e competenza ha arricchito ulteriormente l’esperienza già di per sé bellissima.
Al fine di agevolare l’ascolto dei visitatori uditivamente più svantaggiati, abbiamo messo a disposizione il nostro sistema FM, acquistato tramite un progetto passato legato cinque per mille, comprendente un trasmettitore (da dedicare alla guida) e sei ricevitori collegati a cuffie o lacci ad induzione magnetica.
Gallerie d’Italia Torino è uno spazio espositivo situato in un contesto unico, con un progetto architettonico firmato da Michele De Lucchi-AMDL Circle che trasforma gli spazi di Palazzo Turinetti, realizzando un luogo unico dove fotografia e videoarte documentano e conservano immagini, avvenimenti, riflessioni per promuovere i temi legati all’evoluzione della sostenibilità.
Inaugurato nel mese di maggio dello scorso anno, il museo, oltre ad ospitare mostre temporanee di assoluto interesse, è sede di alcune importanti collezioni, quali il già citato Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, che raccoglie oltre sette milioni di immagini, un prezioso nucleo di opere del Barocco Piemontese, con dipinti, sculture, arazzi e arredi che vanno dal XIV al XVIII secolo, e nove grandi tele realizzate nella seconda metà del Seicento per l’antico Oratorio della Compagnia di San Paolo.
È stata quindi una graditissima scoperta, lasciando la sensazione che in questo nostro tempo di “storture”, la buona risposta non possa essere che collettiva. Bisognerebbe fare una rivoluzione culturale, si dice, e non è detto che non sia possibile, ma per l’intanto incominciare a rendere l’arte, e più in generale la cultura, accessibile a tutte a tutti è un piccolo passo, ma molto importante. Nel nostro piccolo, come APIC, cerchiamo di farlo e grazie a chi lo rende possibile, come, in questo caso, la Direzione e il personale delle Gallerie d’Italia Torino, che hanno reso possibile questa bella esperienza, da riprogrammare senz’altro prossimamente.
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