Patologia genetica di origine metabolica, dovuta alla carenza di un enzima (alfa-galattosidasi A), la malattia di Anderson-Fabry, di cui spesso ci occupiamo anche sulle nostre pagine, è caratterizzata da sintomi estremamente eterogenei e non specifici, rendendo difficile la diagnosi, che può arrivare in età adulta anche con grande ritardo. L’interessamento multiorgano e il ritardo diagnostico portano non di rado il verificarsi di danni anche irreversibili, a livello renale, cardiaco e del sistema nervoso centrale, tali da compromettere qualità e aspettativa di vita.
Molto tuttavia è cambiato dal punto di vista diagnostico, di presa in carico e terapeutico negli ultimi vent’anni, passando dal non avere alcuna terapia a disposizione ad averne diverse, con un grande miglioramento delle aspettative di vita e della qualità di essa: una vera e propria rivoluzione lunga vent’anni che promette altri cambiamenti per il futuro grazie alla prospettiva di terapie geniche, attualmente in fase di sviluppo.
La presenza di terapie efficaci e di percorsi ormai consolidati porta inoltre con sé l’ipotesi di inserimento della patologia all’interno del panel dello screening neonatale esteso, in modo tale da poter superare anche l’ultimo grande scoglio per la miglior presa in carico possibile: la diagnosi precoce. Non solo, quindi, una rivoluzione medico scientifica, ma una rivoluzione della qualità e delle prospettive di vita.
Allo scopo di approfondire tutti questi aspetti, creando una preziosa occasione d’incontro tra i medici e persone con la malattia di Anderson-Fabry, l’OMAR (Osservatorio Malattie Rare), in collaborazione con l’AIAF (Associazione Italiana Anderson-Fabry), ha promosso per il pomeriggio di mercoledì 12 luglio (ore 17.30-19.30) l’incontro online denominato Malattia di Anderson-Fabry: prospettive future di una rivoluzione lunga 20 anni, che si avvarrà del patrocinio della SIMMESN (Società Italiana per lo studio delle Malattie Metaboliche Ereditarie e lo Screening Neonatale) e di MetabERN (European Reference Network for Hereditary Metabolic Disorders). (S.B.)
A questo link è disponibile il programma completo dell’incontro del 12 luglio (a questo link la diretta sulla piattaforma Zoom, a quest’altro quella su Facebook). Per ulteriori informazioni: Rossella Melchionna (melchionna@rarelab.eu).
Articoli Correlati
- Una presa in carico integrata per le persone con malattia di Anderson-Fabry Una recente indagine dell’Associazione AIAF ha confermato quanto già rilevato alcuni anni fa, ovvero che sono circa venti le giornate perse ogni anno per recarsi in ospedale e sottoporsi a…
- Sordocecità, la rivoluzione inclusiva delle donne Julia Brace, Laura Bridgman, Helen Keller, Sabina Santilli. E poi Anne Sullivan. Le prime quattro erano donne sordocieche, la quinta era “soltanto” quasi completamente cieca, ma non si può parlare…
- Quando il Long Covid diventa una nuova disabilità: parla un paziente Il Long Covid è una sindrome multisistemica debilitante con andamento cronico che interessa persone di tutte le età. Si sviluppa dopo l’infezione da SARS-CoV-2 e comprende vari sintomi molto variabili…