Finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma Erasmus+, il progetto oMERO si è sostanzialmente posto l’obiettivo di superare il divario tra le competenze attualmente offerte dai percorsi professionali per la riabilitazione delle disabilità visive e quelle effettivamente richieste dalle istituzioni sanitarie, dai fornitori di servizi privati e dagli utenti finali.
Nel corso dell’evento conclusivo in programma per venerdì 21 luglio a Genova (Dipartimento di Architettura e Design dell’Università di Genova, Stradone Sant’Agostino, 37, ore 14.30) ne verranno presentati i risultati, a partire da un profilo professionale specializzato per tutte le figure che si occupano della riabilitazione delle persone con disabilità visiva, identificando diciassette attività chiave e diverse competenze fondamentali, in linea con gli standard dell’Unione Europea; per continuare con un innovativo curriculum formativo di riferimento europeo, generale e trasversale, per soddisfare le esigenze di apprendimento degli studenti e la domanda di competenze del mercato del lavoro; e da ultima, ma non ultima, la progettazione di REALTER, dispositivo di realtà aumentata che simula in tempo reale diverse disabilità visive e può essere usato come strumento di formazione soprattutto per quanto riguarda il tema Orientamento e mobilità.
Dalla tavola rotonda conclusiva del 21 luglio emergeranno quindi le prospettive formative e occupazionali nella riabilitazione delle persone con disabilità visiva in risposta ai bisogni dell’utenza.
All’incontro di Genova parteciperanno i rappresentanti del partenariato strategico internazionale di oMERO, che vede la Fondazione David Chiossone di Genova capofila di una rete di partner provenienti da cinque Paesi dell’Unione Europea, ossia, dall’Italia, anche l’Università di Genova, attraverso il DINOGMI (Dipartimento di Neuroscienze, Riabilitazione, Oftalmologia, Genetica e Scienze Materno-Infantili) e il DIBRIS (Dipartimento di Informatica, Bioingegneria, Robotica e Ingegneria dei Sistemi), nonché Si4Life (Scienza e Impresa per migliorare la qualità della vita); dall’Irlanda il Trinity College di Dublino; dalla Svezia l’Università di Umea e quella di Goteborg; dalla Lituania la LSMU (Università Lituana di Scienze della Salute); dalla Francia l’Université Côte d’Azur di Nizza e la Mutualité Française Paca Ssam. A tali realtà continentali si aggiunge infine un partner associato internazionale, vale a dire l’ICEVI (Consiglio Internazionale per l’Educazione delle Persone con Disabilità Visiva).
Da ricordare in conclusione che sempre il 21 luglio (ore 14.30-16.30) sarà anche possibile partecipare a un laboratorio aperto per sperimentare il citato dispositivo REALTER, il cui prototipo è stato realizzato da Ggallery, Fos Greentech, Ett, Gruppo Sigla in collaborazione con il DIBRIS dell’Università di Genova e la Fondazione Chiossone. (S.B.)
È possibile iscriversi all’evento finale di oMERO Project tramite questo link. Per ulteriori informazioni: omerofinalevent@chiossone.it; paolaiacona.comunicazione@gmail.com (Paola Iacona).