Vietato alle persone con disabilità disturbare gli ospiti in vacanza!

«Per soggiornare lì non avremmo dovuto disturbare gli ospiti in vacanza, i clienti avrebbero potuto scrivere recensioni negative»: tale richiesta sarebbe stata fatta a due giovani ciechi in un villaggio turistico di Vieste sul Gargano. «Dobbiamo riflettere ancora – commenta la ministra per le Disabilità Locatelli - sulla necessità di sensibilizzare e investire in un turismo realmente accessibile, eliminando le barriere architettoniche, ma anche e soprattutto quelle culturali. Nessuno, però, è escluso da questo percorso, che riguarda anche ogni singolo cittadino e tutte le nostre comunità»
Alfredo Chiàppori per «DM»
Disegno di Alfredo Chiàppori, realizzato in esclusiva per «DM», giornale della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare). Per gentile concessione

«Per soggiornare lì, non avremmo dovuto disturbare gli ospiti in vacanza. I clienti avrebbero potuto scrivere recensioni negative»: secondo quanto si legge nella cronaca di Bari di «la Repubblica», tale richiesta sarebbe stata fatta a Veronica e al compagno Mario, due giovani ciechi di Roma, da parte della receptionist di un villaggio turistico di Vieste sul Gargano, ovvero di una tra le località pugliesi più visitate in estate. «Vogliamo raccontare questo episodio discriminatorio – hanno affermato i due protagonisti della vicenda – per far sì che non accada ad altri».

Commentando il fatto, Alessandra Locatelli, ministra per le Disabilità, ha dichiarato: «Ancora una volta leggo di un fatto spiacevole legato all’accoglienza di persone con disabilità in un contesto abitativo o turistico. Sono molto dispiaciuta per la situazione affrontata da Veronica e Mario e spero che possano al più presto trovare un bellissimo hotel per trascorrere il periodo di ferie che avevano scelto. Quanto accaduto, però, ci obbliga a fare l’ennesima riflessione sulla necessità di sensibilizzare e investire in un turismo che sia realmente accessibile, non solo eliminando le barriere architettoniche ma anche e soprattutto quelle culturali. Non abbiamo più tempo da perdere: Istituzioni e mondo privato, in sinergia con il Terzo Settore e le Associazioni possono fare di più per garantire i diritti fondamentali a tutti, ma nessuno è escluso da questo percorso di miglioramento che riguarda anche ogni singolo cittadino e tutte le nostre comunità».

«Abbiamo bisogno di uno sguardo nuovo – ha aggiunto Locatelli -, di abbandonare i pregiudizi e anche quell’atteggiamento di commiserazione che da troppo tempo caratterizza l’approccio alla disabilità. Abbiamo bisogno tutti di vedere negli altri i punti di forza, di saper offrire opportunità, di investire sul futuro di tutti. Ma le leggi da sole non bastano: occorre che tutti si impegnino seriamente per fare in modo che vicende come queste non si ripetano più». (S.B.)

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