Uno snodo ferroviario tra i più importanti del Friuli Venezia Giulia, con una novantina di treni passeggeri nei giorni feriali e 700.000 passeggeri all’anno, che però nonostante i ripetuti appelli al Gruppo RFI (Rete Ferroviarie Italiane) da parte della locale Associazione Laluna e dell’Amministrazione Comunale, sembrava dovesse continuare ad essere inaccessibile alle persone con disabilità motoria, creando per altro gravi disagi anche ad altre persone con ridotta mobilità, ad anziani e a famiglie con passeggini: questo avevamo scritto nel marzo scorso a proposito della stazione ferroviaria di Casarsa della Delizia (Pordenone), dando seguito ad altre segnalazioni del medesimo tenore e riferendo anche di un’Interrogazione Parlamentare giunta sul tavolo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Al momento, infatti, in quella stazione non vi sono sollevatori, rampe, scivoli o pendenze che permettano di raggiungere i binari a chi si muove in carrozzina, potendo così fruire in autonomia dei servizi offerti dal Gruppo RFI. Solo il primo binario lo consente, essendo però interessato da un ridotto passaggio di treni.
Ebbene, a quanto pare, grazie a un prezioso gioco di squadra che ha visto tra i protagonisti la citata Associazione Laluna, sempre sostenuta dall’Amministrazione Comunale della propria città, una positiva risposta è finalmente arrivata, se è vero che la stazione di Casarsa è stata inserita nel piano commerciale di RFI 2022-2026 per la rimozione delle barriere architettoniche e che la stessa farà parte del circuito delle Sale Blu, permettendo ai viaggiatori con disabilità o ridotta mobilità di ricevere assistenza diretta e immediata.
«Siamo davvero soddisfatti – commenta Francesco Osquino, presidente dell’Associazione Laluna – che i nostri appelli per l’eliminazione delle barriere architettoniche siano andati a buon fine perché la mobilità sostenibile e inclusiva può davvero fare la differenza per permettere alle persone con disabilità di condurre una vita autonoma e indipendente. Continueremo in tal senso a batterci al fianco di tutte le persone con disabilità per sensibilizzare sull’importanza dell’inclusività e accessibilità di tutti i servizi».
«È una conquista per tutti quelli che come me si muovono su una carrozzina. Finalmente potremo prendere un treno senza accompagnatori e ostacoli», dichiara dal canto suo Touhami Outbaazit, il cittadino che per primo aveva segnalato a Laluna e al Comune di Casarsa le difficoltà presenti in stazione». (S.B.)
A questo link è disponibile un testo di ulteriore approfondimento. Per altre informazioni: Michela Sovrano (michela.sovrano@gmail.com).