Nel 2019 il percorso fu da Vienna a Budapest (circa 300 chilometri), nel 2020 tra Linz e Vienna (200 chilometri), nel 2021 tra Passau e Durnstein (se ne legga anche sulle nostre pagine) e infine lo scorso anno, la Grande Discesa, ossia 600 chilometri da Passau a Budapest: è la già ricca “storia” della Discesa a remi del Danubio, che sta ora per aggiungere un altro tassello, replicando il percorso lungo di 600 chilometri dal 21 luglio al 2 agosto.
Siamo infatti alla vigilia di questa bella manifestazione, voluta in primo luogo da Riccardo Dezi e Giulia Benigni, tecnici di canottaggio di IV livello Europeo, rispettivamente presidente e vicepresidente del Circolo Canottieri 3 Ponti di Roma, affiliato alla FIC (Federazione Italiana Canottaggio).
Quattro i Paesi coinvolti nell’“avventura” (Italia, Austria, Slovacchia e Ungheria) e per ciascuna delle due tratte previste quattro equipaggi da otto con timoniere, seguiti per tutto il tragitto dagli organizzatori e dai tecnici dello staff (per la prima parte della regata Riccardo Dezi, Giulia Benigni, Antonio Schettino e Catalin Blaj), con due motoscafi d’appoggio. E saranno equipaggi sempre più inclusivi e internazionali, comprendendo atleti con disabilità sia italiani che austriaci, accanto anche ad una compagine dei Master del Circolo Canottieri 3 Ponti di età media superiore ai 55 anni. Il tutto anche quest’anno con il determinante sostegno della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale. (S.B.)
A questo link è disponibile un testo di ulteriore approfondimento. Per altre informazioni: Diana Daneluz (dianadaneluz410@gmail.com).