All’inizio di agosto, l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e il Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale hanno adottato le Linee Guida volte a favorire l’omogeneità nella nomina dei Garanti e delle Garanti Comunali delle persone private della libertà, garantendo un effettivo supporto da parte delle Amministrazioni Comunali e stabilendo inoltre metodi di lavoro condivisi.
Tali Linee Guida vogliono essere in sostanza uno strumento di orientamento per i Consigli Comunali deputati alla nomina dei rispettivi Garanti e per le Amministrazioni incaricate di sostenerne le attività, individuando una serie di criteri necessari ad assicurare il giusto equilibrio tra la dimensione istituzionale e l’autonomia di azione dei singoli Garanti.
Per l’efficacia dell’azione di tali organismi, viene altresì sottolineata l’importanza dell’estensione della competenza in tutti i luoghi ove una persona possa trovarsi privata della libertà: oltre cioè agli Istituti detentivi, le strutture di responsabilità delle Forze di polizia, i luoghi di trattenimento dei migranti irregolari, i servizi psichiatrici ospedalieri, le comunità chiuse, anche di tipo socio-sanitario o assistenziale. (S.B.)
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