Dieci persone con e senza disabilità visiva sul Cammino di San Vili

I partecipanti all’edizione dello scorso anno di “Cammino San Vili Special Week”

Dieci persone, tra ciechi, ipovedenti e vedenti, guidati da Filippo Zibordi, accompagnatore di media montagna, che narra loro i luoghi toccati, con informazioni ambientali e culturali, curiosità naturali e tradizioni secolari, ad un ritmo lento che consente di apprezzare tutto anche a chi non può contare sul senso della vista, in toto o in parte: sono i partecipanti, in questi giorni, alla nuova edizione del Cammino San Vili Special Week, progetto promosso dalla Cooperativa trentina AbilNova, in collaborazione con la Società Natourism e altre realtà del territorio e con il contributo della Fondazione Caritro e del Fondo delle Casse Rurali.

Il sentiero di San Vili è un cammino per pellegrini antichi e moderni, aperto nel 1988 dalla SAT (Società Alpinisti Tridentini), che va da Madonna di Campiglio a Trento per un totale di quasi cento chilometri ed è suddiviso logisticamente in sei tappe.
L’iniziativa di AbilNova era nata in forma sperimentale nell’ottobre di due anni fa, con una prima sperimentazione lungo un tratto del Cammino stesso, con un gruppo di persone vedenti, cieche e ipovedenti. Nel giugno dello scorso anno, poi, è stato compiuto l’intero cammino con un altro gruppo, sempre mettendo assieme persone con disabilità visiva e non, dal Trentino e da tutt’Italia, «un’esperienza – sottolineano gli organizzatori – che è stata un successo grazie anche alle numerose realtà che hanno creduto fin da subito nella bontà dell’iniziativa e hanno contribuito alla perfetta riuscita della settimana itinerante con serate aperte al pubblico e altri eventi lungo la via».

L’attuale edizione, dunque, ha preso il via il 26 agosto e si concluderà il 31 agosto (nel box in calce l’elenco delle sei tappe). Nella serata del 28 agosto, inoltre, presso il Teatro di Stenico, è in programma un incontro con Davide Valacchi, psicologo cieco e referente dell’area escursionistica sia in bici sia a piedi per la Fondazione per lo Sport Silvia Parente di Bologna, che qualche anno fa ha pedalato in tandem dall’Italia al Kazakistan.
«Anche questo incontro – dichiarano da AbilNova – sarà in perfetta linea con l’intero progetto che parla di accessibilità come un qualcosa da costruire insieme, di inclusione come processo da manutenere sempre con cura e di condivisione come strumento imprescindibile per poter dare valore alle nostre azioni». (S.B.)

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