Per realizzare un welfare inclusivo e personalizzato

Dopo un anno e mezzo di lavoro, è in programma per il 6 settembre a Roma, e vi si potrà partecipare sia in presenza che online, il seminario conclusivo di “Welfare 4.0”, progetto voluto per formare gli operatori pubblici e privati dei diversi sistemi regionali, “dando carburante” a un welfare basato su una nuova cultura, immagine e rappresentazione della disabilità. Finanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’iniziativa ha visto quale capofila la Federazione FISH, con i partner UILDM e LEDHA e la collaborazione di Università, Enti Locali e organizzazioni del Terzo Settore

Giovane in carrozzina spinto da una persona«Welfare 4.0 nasce dalla considerazione che l’emergenza dovuta al Covid ha ulteriormente confermato le criticità del welfare italiano, mettendo a nudo la fragilità del modello della presa in carico alla base dei servizi rivolti alle persone con disabilità. Ma nasce anche dall’attenta valutazione del fatto che i venti welfare regionali, spesso assai diversi tra loro in termini di risorse economiche e di azioni messe in campo, non sempre si concentrano sull’offerta di servizi che abbiano realmente finalità di empowerment [crescita dell’autoconsapevolezza, N.,d.R.], abilitazione e inclusione, premesse, queste, indispensabili per il conseguimento della piena cittadinanza delle persone con disabilità»: così, nella primavera dello scorso anno, la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), aveva presentato sulle nostre pagine Welfare 4.0 – Per una definizione di un welfare comunitario di inclusione, progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha visto la stessa FISH quale capofila, insieme ai partner UILDM Nazionale (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), aderente alla stessa FISH, e alla LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che della FISH è la componente lombarda, oltreché avvalendosi della collaborazione esterna di varie Università, Enti Locali e organizzazioni del Terzo Settore.
L’obiettivo di tale iniziativa è stato ambizioso e importante, ossia formare, attraverso tutti gli strumenti culturali e tecnici basati sui princìpi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, gli operatori pubblici e privati che operano nei diversi sistemi regionali, al fine di “dare carburante” a un welfare comunitario d’inclusione basato su una nuova cultura, immagine e rappresentazione della disabilità.
Particolarmente bella, ci piace ricordare, la scelta della FISH e di tutti i partner del progetto, di dedicarlo a Rita Barbuto, vera “guerriera” dei diritti delle persone con disabilità, scomparsa proprio  all’inizio del 2022.
Dopo quindi un anno e mezzo di intenso lavoro, con vari incontri in diversi territori del Paese, è giunto il momento di tirare le somme, con il seminario conclusivo del progetto, in programma a Roma nella mattinata del 6 settembre, presso la Sala Monumentale della Presidenza del Consiglio (ore 10.30-12.30), cui si potrà partecipare sia in presenza (fino a esaurimento posti) che online. 

Ad aprire i lavori saranno Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Il progetto, i suoi obiettivi e risultati) e Alessandra Locatelli, ministra per le Disabilità (L’impegno del Governo per un welfare di protezione).
È prevista quindi la sessione denominata Come si realizza un welfare inclusivo & personalizzato, moderata e introdotta da Giuseppa Adamo, responsabile del progetto Welfare 4.0, con la partecipazione di Roberto Speziale, vicepresidente vicario della FISH e coordinatore della Consulta Welfare nel Forum Nazionale del Terzo Settore, Marco Rasconi, presidente nazionale della UILDM e Alessandro Manfredi, presidente della LEDHA.
Seguiranno gli interventi di Ciro Tarantino dell’Università della Calabria, coordinatore del Comitato Scientifico di Welfare 4.0 (La sartoria sociale di via indipendenza. Ambiti, metodi e prodotti della ricerca); Giampiero Griffo, membro del Comitato Scientifico di Welfare 4.0 (Un nuovo welfare dopo l’emergenza pandemica); Giovanni Merlo, direttore della LEDHA (I sorrisi non bastano); Michele Adamo, segretario nazionale della UILDM (Insieme per la vita indipendente); Andrea Tonucci della FISH Umbria (Le buone prassi & i territori. L’esperienza dell’Umbria); Nunzia Coopedé della FISH Calabria (L’esperienza della Calabria).
Le conclusioni saranno affidate ad Alessandro Lombardi della Direzione Generale del Terzo Settore e della Responsabilità Sociale delle Imprese presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e a Vincenzo Falabella. (S.B.)

Per partecipare in presenza all’incontro del 6 settembre (sino ad esaurimento posti), è obbligatorio registrarsi, scrivendo a presidenza@fishonlus.it. Per partecipare invece in collegamento a distanza ci si deve registrare a questo link. La diretta streaming, infine, sarà disponibile sia nel sito che nella pagina Facebook e nel canale YouTube della FISH. Il servizio di sottotitolazione sarà curato dalla FIADDA (Federazione Italiana per i Diritti delle Persone sorde e Famiglie). Per ogni ulteriore informazione: presidenza@fishonlus.it; ufficiostampa@fishonlus.it.

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