Giovani con disabilità cognitiva in visita al Parco Archeologico di Pompei

«Il messaggio che vogliamo parta da Pompei e si irradi in tutto il Paese è che la cultura è uno straordinario strumento di inclusione in grado di abbattere ogni barriera e che può anche offrire reali opportunità lavorative»: a dirlo è Giovanni Minucci, responsabile della Cooperativa Il Tulipano di Napoli, che sviluppa ormai da anni attività per l’inserimento sociale e lavorativo di persone con disabilità cognitiva e che ha accolto i giovani dell’Associazione Pianeta Down di Pescara, per un’emozionante visita didattica al Parco Archeologico di Pompei
Pianeta Down Pescara a Pompei, settembre 2023
Foto di gruppo per i giovani dell’Associazione Pianeta Down di Pescara, in visita al Parco Archeologico di Pompei

«Un giorno memorabile, un momento emozionante in cui i nostri ragazzi si sono sentiti protagonisti. Hanno accolto e accompagnato gli amici di Pescara con gli strumenti e le abilità acquisite in anni di lavoro e impegno. Insieme abbiamo effettuato un percorso alla Casa del Menandro, grazie all’agenda visiva Pompei in Blu e successivamente al vivaio della Casa di Pansa»: così Giovanni Minucci, responsabile della Cooperativa Sociale Il Tulipano di Napoli, che come abbiamo riferito già in varie occasioni, sviluppa da anni attività per l’inserimento sociale e lavorativo di persone con disabilità cognitiva, commenta l’accoglienza dei giovani dell’Associazione Pianeta Down di Pescara al Parco Archeologico di Pompei.

Con tale iniziativa si è dato il via alle proposte didattiche inclusive dedicate appunto a giovani con disabilità cognitiva, esperienza che amplia l’offerta culturale del Parco Archeologico, con l’obiettivo di una fruizione che sia davvero per tutti e con tutti.
Grazie infatti all’utilizzo di Pompei in Blu, l’agenda visiva citata da Minucci e ideata dal Tulipano in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli, già ampiamente presentata a suo tempo anche sulle nostre pagine, le persone di Pianeta Down hanno potuto effettuare, come detto, una visita interattiva presso la Casa del Menandro, per poi giungere a Casa di Pansa, sede del vivaio del Parco Archeologico, dove I Ragazzi di Plinio hanno illustrato le proprie attività di agricoltura sociale che vi realizzano da oltre un anno.

«Il messaggio che vogliamo parta da Pompei e si irradi in tutto il Paese – conclude Minucci – è che la cultura è uno straordinario strumento di inclusione in grado di abbattere ogni barriera e che può anche offrire reali opportunità lavorative». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Comunicazione Cooperativa Il Tulipano (Stefano Gattordo), stefanogattordo@gmail.com.

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