Come avevamo di volta in volta segnalato (a questo, questo e questo link), le prime sei panchine azzurre erano state installate a Noto (Siracusa), Salerno, Battipaglia (Salerno), ancora a Salerno e, sempre nel Salernitano, a Bellizzi e a Capezzano di Pellezzano: è il progetto denominato Una panchina azzurra, promosso dall’ANIMASS (Associazione Nazionale Italiana Malati Sindrome di Sjögren), consistente appunto nell’installazione di panchine azzurre in altrettante località, per sensibilizzare sulla sindrome di Sjögren. Sarà questa volta la città di Verona ad inaugurare nella mattinata di sabato 16 settembre (ore 11) la settima panchina, in Piazzale Scuro, 10, presso l’Ospedale Borgo Roma, avvalendosi del patrocinio della Quinta Circoscrizione della città scaligera.
Patologia che colpisce in grande maggioranza le donne (in proporzione di 9 a 1), quest’ultima è una malattia autoimmune, sistemica, degenerativa e inguaribile che può attaccare tutte le mucose dell’organismo: occhi, bocca, naso, reni, pancreas, fegato, cuore, apparato cardiocircolatorio, apparato osteo-articolare e polmonare, associandosi spesso ad altre patologie autoimmuni, con conseguenze fatali per il 5-8% delle persone malate. Essa provoca gravi effetti non soltanto sotto l’aspetto clinico e psicologico, ma anche nei confronti della vita sociale e affettiva.
Nonostante tutto ciò, la sindrome di Sjögren non è ancora inserita nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) come rara, con tutte le conseguenze del caso, pur avendone pieno titolo, ed è questa una delle principali battaglie condotte ormai da diciotto anni dall’ANIMASS, «per i diritti alla salute – come sottolinea Lucia Marotta, presidente dell’Associazione – di chi è affetto da questa grave patologia invisibile e discriminata nei confronti di tante altre».
Come già accaduto in precedenza, anche l’evento di Verona del 16 settembre coinciderà con un incontro con la cittadinanza, vale dire con una preziosa opportunità di parlare delle problematiche e delle criticità legate alla sindrome di Sjögren e di quanto stia facendo l’ANIMASS da oltre diciotto anni, per dare dignità alle persone malate e tutelarle nel loro diritto alla salute. (S.B.)
Per ulteriori informazioni: animass.sjogren@fastwebnet.it.