In un documento diffuso oggi, 15 settembre, in coincidenza con la Giornata Internazionale della Democrazia, l’EBU, Unione Europea dei Ciechi, ha invitato tutti i partiti politici e i candidati alle elezioni europee del prossimo anno (6-9 giugno 2024) a prestare attenzione, sia nella campagna precedente alle votazioni, sia nei successivi cinque anni di legislatura, a dieci questioni chiave per l’inclusione delle persone cieche e ipovedenti in Europa (a questo link è disponibile il testo integrale in inglese del documento).
«L’Unione Europea e gli Stati Membri di essa – ha dichiarato per l’occasione Wolfgang Angermann, presidente dell’EBU – devono fare di più per il rispetto degli obblighi derivanti dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Vogliamo pertanto che le nostre richieste siano sulla mappa dei partiti politici e dei loro candidati, mentre si preparano a dialogare con gli elettori su ciò che si aspettano dall’Unione».
Tra i vari temi, il documento dell’EBU affronta tra l’altro la partecipazione politica, l’uguaglianza, la libera circolazione, varie questioni legate all’accessibilità, la mobilità sicura, il lavoro, i benefìci sociali e l’azione esterna dell’Unione Europea.
L’EBU stessa punta altresì, nei prossimi mesi, a informare capillarmente i cittadini e le cittadine con disabilità visiva dell’Unione Europea prima del voto e, in futuro, a ritenere i partiti politici e gli eurodeputati responsabili dei loro impegni elettorali. (S.B.)
Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: Nacho Lopez (nacho.lopez@euroblind.org), da contattare in lingua inglese.