Disabilità gravissime: i fondi della Toscana per la permanenza a domicilio

La Regione Toscana ha definito le Linee di Indirizzo per l’utilizzo delle risorse del Fondo per le Non Autosufficienze destinato alle persone con disabilità gravissime, stanziando a tal proposito una somma complessiva di 51,1 milioni di euro per interventi a supporto della loro permanenza al domicilio. La misura rientra tra quelle previste dal Piano Regionale per la Non Autosufficienza 2022-2024, che ha appunto come finalità quella di favorire la permanenza della persona con disabilità nel proprio ambiente familiare e domestico

Giovane persona con disabilità a casa insieme a un adultoLa Regione Toscana ha definito le Linee di Indirizzo per l’utilizzo delle risorse del Fondo per le Non Autosufficienze destinato alle persone con disabilità gravissime, stanziando a tal proposito una somma complessiva di 51,1 milioni di euro per interventi a supporto della loro permanenza al domicilio. L’intervento è stato disposto tramite la Delibera di Giunta Regionale n. 1071 dell’11 settembre scorso (le Linee di indirizzo sono contenute nell’Allegato A, mentre la tabella di riparto delle risorse alle Zone Distretto/Società della Salute è nell’Allegato B).

Per le persone che si trovano nelle condizioni di “disabilità gravissima”, così come definita nelle Linee di Indirizzo della citata Delibera, sono previste tre tipologie di interventi.
° Contributo economico mensile che varia da 900 a 1.200 euro finalizzato all’assunzione di un assistente personale o altra figura professionale o all’acquisto di servizi e prestazioni. Se la persona con disabilità è di minore età, il contributo economico mensile varia da 800 a 1.100 euro e va inteso nei termini di assegno di cura finalizzato a sostenere le funzioni assistenziali dei genitori che si assumono in proprio l’onere dell’assistenza in vece di un assistente personale, e nei casi in cui non sia possibile attivare un contratto di lavoro tra il minore e uno dei genitori.
° Assistenza domiciliare diretta, in termini di ore di assistenza alla persona e supporto alla famiglia, erogate dal servizio pubblico.
° Ricoveri di sollievo in strutture sociosanitarie, nella misura in cui gli stessi siano effettivamente complementari al percorso domiciliare.
Si specifica che le risorse sono finalizzate alla copertura dei soli costi di rilevanza sociale. Le prestazioni e i servizi non sono sostitutivi o compensativi, ma aggiuntivi e complementari a quelli sanitari.

Gli interventi sono finanziati, come detto, attraverso il Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze, e nello specifico 25,5 milioni sono relativi all’annualità 2022, mentre 25,6 milioni riguardano l’annualità 2023. La somma è ripartita ai 28 Ambiti Territoriali Sociosanitari (Zone Distretto e Società della Salute), che provvederanno alla presa in carico e alla valutazione dei destinatari, sulla base dei bisogni di ciascuno/a.

La misura rientra tra quelle previste dal Piano Regionale per la Non Autosufficienza 2022-2024, che disciplina gli interventi in materia per il triennio in questione, e che ha come finalità quella di favorire la permanenza della persona con disabilità nel proprio ambiente familiare e domestico, migliorando la qualità della vita ed evitando o rimandando il più possibile il ricovero in strutture sociosanitarie, anche grazie all’aiuto di un assistente personale.
Il riferimento per accedere agli interventi sono i servizi territoriali della Zona Distretto o Società della Salute di residenza, il medico di base, gli sportelli PuntoInsieme o di Segretariato Sociale. (Simona Lancioni)

Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso – con minimi riadattamenti al diverso contenitore – per gentile concessione.

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