Nel cuore dell’Unione Europea, una petizione presentata dall’italiano Lorenzo Torto ha recentemente scatenato una reazione significativa: il Parlamento Europeo, infatti, ha chiesto alla Commissione Europea di avviare un’indagine contro l’Italia per il mancato recepimento della Direttiva Europea sull’accessibilità dei prodotti e dei servizi per le persone con disabilità.
La Direttiva in questione (2019/882), meglio nota anche come “Atto Europeo sull’Accessibilità” (European Accessibility Act), pone un’enfasi significativa sulla garanzia che una serie di prodotti e servizi essenziali che circolano all’interno dell’Unione Europea – come telefoni, computer, libri elettronici, servizi bancari e attinenti alle comunicazioni elettroniche – siano accessibili a tutte le persone, ivi incluse le persone con disabilità.
Essa mira a garantire l’uguaglianza e a rimuovere le barriere che impediscono alle persone con disabilità di partecipare pienamente alla società digitale moderna. Tuttavia, il recepimento degli obblighi introdotti dalla stessa non sembra essere in linea con le tempistiche richieste dalla normativa europea.
Lorenzo Torto ha sottolineato infatti nel proprio appello che l’Italia non ha effettivamente attuato questo principio fondamentale, che dovrebbe essere raggiunto attraverso la soppressione e la prevenzione sistematica delle barriere all’accesso e all’utilizzo del mondo digitale mediante il principio della progettazione universale (il cosiddetto Design4all), e quindi alla preparazione, creazione e distribuzione di prodotti e servizi che possano essere utilizzati da tutti.
Secondo quanto riportato nella sintesi della petizione presente sul sito del Parlamento Europeo, oltre a rammentare l’àmbito di applicazione dell’Atto Europeo ad una serie di prodotti e servizi fondamentali, Torto avrebbe sottolineato anche i problemi specifici derivanti dalla mancata implementazione della Direttiva relativamente ai servizi di comunicazione elettronica, in particolare per le comunicazioni di emergenza, e ai servizi di trasporto, per quanto concerne in particolare la fornitura di informazioni sui servizi di trasporto ai passeggeri (ad esempio informazioni di viaggio fornite in tempo reale, schermi informativi interattivi e sistemi self-service ecc.).
Su quest’ultimo punto in particolare la petizione rileva come sarebbe opportuno incoraggiare gli enti locali urbani che operano in Italia ad integrare l’accessibilità dei servizi di trasporto nei loro piani di mobilità urbana sostenibile, oltre che a pubblicare con tempistiche regolari un elenco delle buone prassi (best practices) nel campo dell’accessibilità.
A quanto si apprende, la Presidente della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo, incaricata di valutare le petizioni presentate dai cittadini europei, ha notificato al firmatario Lorenzo Torto che le ragioni presentate erano state giudicate valide.
La petizione sarà pertanto sottoposta ora all’analisi dei membri del Parlamento Europeo, che decideranno come procedere. In aggiunta, la Commissione Europea è stata chiamata a compiere un passo ulteriore, avviando un’indagine contro l’Italia per il mancato recepimento della Direttiva sull’Accessibilità.