È tornato e si protrarrà fino all’8 ottobre, il tradizionale appuntamento con la Settimana Nazionale della Dislessia, giunta all’ottava edizione e organizzata dall’AID (Associazione Italiana Dislessia), in concomitanza con la Settimana Europea per la Consapevolezza sulla Dislessia (European Dyslexia Awareness Week), promossa dall’EDA (European Dyslexia Association). L’evento è nato per diffondere consapevolezza sulla dislessia e sugli altri DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) e per promuovere la conoscenza delle metodologie più efficaci per affrontarli e gestirli.
Tema di quest’anno è LEGGEre libera TUTTI: diritti verso l’apprendimento, che si sostanzierà come sempre in numerosi eventi di informazione e sensibilizzazione sia in presenza che online, su tutto il territorio nazionale, organizzati a livello locale da centinaia di volontari di oltre settanta Sezioni provinciali dell’AID, in collaborazione con Enti Pubblici, organizzazioni del Terzo Settore e istituti scolastici.
Al centro del dibattito vi sarà in particolare la Legge 170 /10 (Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in àmbito scolastico), che riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come disturbi specifici dell’apprendimento, assegnando alla scuola e agli atenei il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché alunni/alunne e studenti/studentesse con DSA possano raggiungere il successo formativo.
«Sin dalla nostra fondazione nel 1997 – sottolineano dall’AID – abbiamo guidato le tappe dell’inclusione e della valorizzazione delle persone con DSA verso un orizzonte di diritti nel quale ciascuno sia libero di apprendere e lavorare secondo le proprie caratteristiche. Tra queste tappe, la Legge 170/10 rappresenta certamente un traguardo fondamentale, insieme alla Legge 25/22, che con il suo articolo 7, comma 2 bis (e seguenti), ha esteso i diritti degli studenti con DSA anche al mondo del lavoro. L’obiettivo che ci prefiggiamo è che questi diritti siano pienamente riconosciuti e che trovino applicazione anche negli àmbiti in cui non sono ancora certi, ad esempio le università e i concorsi regionali». (S.B.)
A questo link si accede all’elenco dei vari eventi promossi dall’AID per l’ottava Settimana Nazionale della Dislessia. A quest’altro link è disponibile un testo di ulteriore approfondimento, con uno spazio riservato agli eventi promossi a Padova. Per altre informazioni: Francesca Rossi Lunich (f.lunich@gruppolife.com); Gabriele Brinchilin (comunicazione@aiditalia.org).
La dislessia e gli altri DSA (disturbi specifici dell’apprendimento)
Il più diffuso DSA (disturbo specifico di apprendimento) è la dislessia, cioè il disturbo specifico della lettura, che si manifesta e si evolve in concomitanza dell’inizio dell’attività scolastica, quando emergono le prime difficoltà nell’attivare in maniera fluente e senza affaticamento tutte quelle operazioni mentali necessarie per leggere, quali riconoscere le lettere singole, le sillabe e quindi le parole, associandole ai suoni corrispondenti. Frequenza degli errori e lentezza nella decodifica ne sono i tipici aspetti: il bambino può, per esempio, presentare difficoltà nel riconoscere, scambiandoli tra loro, grafemi che differiscono visivamente per piccoli particolari quali: “m” con “n”, “c” con “e”, “f” con “t”, “a” con “e”.
La persona con disortografia, invece, evidenzia la difficoltà a tradurre correttamente le parole in simboli grafici e a confondere il suono delle lettere (per esempio “f/v”, “t/d”, “p/b”, “c/g”, “l/r”).
Un terzo disturbo che impedisce alla persona di esprimersi nella scrittura in modo fluido è la disgrafia, caratterizzata da una grafia spesso illeggibile, da una pressione eccessiva sul foglio e dallo scarso rispetto degli spazi sul foglio.
C’è infine la difficoltà a comprendere simboli numerici e a svolgere calcoli matematici, conosciuta con il nome di discalculia. Stando ai dati, circa il 3% della popolazione studentesca è affetta da tale disturbo, che complica la lettura e la scrittura dei numeri e soprattutto l’elaborazione delle quantità. Gli errori collegati a questa problematica molto spesso non vengono riconosciuti nell’immediato. Diversi, infatti, sono i casi di discalculia erroneamente diagnosticati come dislessia.
L’AID (Associazione Italiana Dislessia)
È nata con la volontà di fare crescere la consapevolezza e la sensibilità in particolare verso il disturbo della dislessia evolutiva, che in Italia si stima riguardi circa 2 milioni di persone.
L’Associazione conta oltre 18.000 soci e 93 Sezioni attive distribuite su tutto il territorio nazionale. Essa lavora per approfondire la conoscenza dei DSA e promuovere la ricerca, accrescere gli strumenti e migliorare le metodologie nella scuola, affrontare e risolvere le problematiche sociali legate a questi disturbi. È aperta ai genitori e familiari di bambini con DSA, alle persone adulte con DSA, agli insegnanti e ai tecnici (logopedisti, psicologi, medici).
Articoli Correlati
- Il talento delle lavoratrici e dei lavoratori con DSA “Il talento delle lavoratrici e dei lavoratori con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA): una risorsa in più per le aziende”: questo il tema di un convegno tenutosi a Bologna, organizzato dall’AID…
- Vivere la dislessia e gli altri DSA a casa, a scuola, al lavoro “Vivere la dislessia a casa, a scuola, al lavoro. Confronti, testimonianze, punti di vista nella società di oggi”: è il titolo del XVIII Congresso Nazionale dell’AID (Associazione Italiana Dislessia), che…
- DSA e scuola: passi indietro nell’applicazione della Legge Nelle scuole italiane gli alunni e le alunne con DSA (disturbi specifici dell’apprendimento: dislessia, disgrafia, discalculia, disortografia) sono il 5,4%, ma a dodici anni e mezzo dal varo della Legge…