L’impatto del Covid: dopo le RSA è la volta delle case di riposo

Prosegue la collaborazione del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale con l’Istituto Superiore di Sanità, per valutare l’impatto e la diffusione del Covid nelle strutture residenziali. Dopo una prima indagine del 2020, infatti, che ha coinvolto ben 3.292 RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali), è ora la volta di un nuovo studio, rivolto a circa 3.000 case di riposo. Il tutto consentirà tra l’altro di rafforzare la prevenzione di forme di privazione della libertà che violino i princìpi costituzionali di tutela della salute

Casa di riposoProsegue la collaborazione del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale con l’Istituto Superiore di Sanità, finalizzata a valutare l’impatto e la diffusione del Covid nelle diverse strutture residenziali.
Dopo una prima indagine del 2020, infatti, riguardante le strutture residenziali e sociosanitarie, che ha coinvolto ben 3.292 RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali), è ora la volta di un nuovo studio, realizzato anch’esso tramite la somministrazione di questionari, rivolto a circa 3.000 case di riposo, che ha quali responsabili scientifici Nicola Vanacore per l’Istituto Superiore di Sanità e Gilda Losito per il Garante.
«L’analisi finale dei dati – ha scritto Mauro Palma, responsabile della struttura del Garante – consentirà di pianificare strategie di rafforzamento dei programmi e delle linee guida relativi, da una parte, alla prevenzione e al controllo delle infezioni correlate all’assistenza e, dall’altra, alla prevenzione di forme di privazione della liobertà che violino i princìpi costituzionali di tutela della salute». (S.B)

Per ulteriori chiarimenti o per nuove adesioni all’indagine del Garante: rilevazione.casediriposo@iss.it; gilda.losito@garantenpl.it.

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