Venti a favore delle donne: percorsi di libertà per donne che subiscono violenza: si chiama così un progetto ideato e coordinato dall’Associazione Thamaia – Centro Antiviolenza Catania, grazie al sostegno della Fondazione Con il Sud, e al supporto di sedici tra partner istituzionali e della società civile.
Presentato pubblicamente nello scorso mese di giugno, il progetto ha una durata di 36 mesi (aprile 2023-marzo 2026) e si propone di «contrastare la violenza maschile sulle donne con un approccio sistemico, intervenendo con azioni mirate su più fronti – come ha spiegato Anna Agosta, presidente di Thamaia -, dal potenziamento del Centro Antiviolenza alla riattivazione di Sportelli d’ascolto territoriali, dalla formazione per operatrici e operatori all’implementazione della Rete antiviolenza, e poi prevenzione nelle scuole e sensibilizzazione per superare gli stereotipi e linguaggi sessisti ancora presenti nei media».
«Le attività – ha concluso – saranno realizzate a Catania, Adrano, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Paternò, e prevedono anche l’accoglienza per donne migranti, donne con disabilità e donne in gravidanza che hanno subito o subiscono violenza».
Per quanto riguarda in particolare le donne con disabilità, tra i partner della società civile figura anche l’UICI di Catania (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), in collaborazione con la quale è previsto che verranno realizzati un nuovo sportello e un tavolo tecnico a sostegno di donne con disabilità che subiscono violenza.
Le donne con disabilità – è sempre opportuno ricordarlo – sono esposte a discriminazione multipla, un tipo di discriminazione che scaturisce dalla simultanea presenza nella stessa persona di più fattori di rischio (nel caso specifico, l’essere donne e contemporaneamente persone con disabilità). Una caratteristica che fa sì che esse siano anche maggiormente esposte alla violenza.
Situazioni ben note sia all’Associazione Thamaia che all’UICI di Catania, giacché negli anni scorsi entrambe hanno aderito al Secondo Manifesto sui diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nell’Unione Europea.
Va segnalato infine che alcuni obiettivi del progetto sono già stati raggiunti. Infatti, a partire dal 2 ottobre scorso c’è stato un prolungamento dell’orario di apertura del Centro Antiviolenza da 16 a 25 ore settimanali. Questo vuol dire che un numero maggiore di donne che subiscono violenza avrà la possibilità di accedere al Centro Thamaia di Catania e ai due nuovi sportelli attivati nei Comuni di Adrano e Paternò. (Simona Lancioni)
Ringraziamo Simonetta Cormaci per la segnalazione.
Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso, con alcuni riadattamenti dovuti al diverso contenitore, per gentile concessione. Per approfondire ulteriormente i temi qui trattati, segnaliamo, sempre nel sito di Informare un’h, le Sezioni dedicata alla Violenza nei confronti delle donne con disabilità e, più in generale, a Donne con disabilità.